A Torino prende vita il bot che porta la pizza a domicilio

Le novità non finisco mai: da pochi giorni a Torino pizza e bibita possono essere ordinate e consegnate a casa con una semplice chiacchierata su Messenger. Avete capito bene: l’app con cui solitamente si scrive agli amici di Facebook ora permette anche di ordinare la cena e di farsela consegnare a domicilio. L’idea è della pagina CiaoPizza, che ha inaugurato il servizio nel capoluogo piemontese e già coinvolge una decina di pizzerie.
 
ciao pizza gennarobot
 
Il servizio si chiama GennaRobot ed è capace di far recapitare a casa la pizza e la bibita ordinata dopo pochi messaggi inviati tramite Facebook. Questa novità arriva dopo la prenotazione con gli emoji via Twitter sperimentata in America dalla catena Domino’s. A far funzionare il sistema è un bot, ovvero un’intelligenza artificiale che sa riconoscere le risposte e continuare la conversazione fino all’ordine definitivo. Lo stesso meccanismo che sta alla base del robot per le ricerche dei voli lanciato da Skyscanner è stato infatti applicato al mondo del food delivery grazie a Pietro Schirano, product designer per Facebook a San Francisco, che l’ha realizzata in collaborazione con Cesare D’Adamo, laureando al Politecnico di Torino.
 
La ricerca è iniziata ufficialmente l’8 maggio e in un solo mese è stata lanciata la prima versione del servizio, al momento circoscritta alla zona di Torino ma presto sarà estesa a tutt’Italia.
 
Come funziona GennaRobot? Dopo le presentazioni di rito il chatbot chiede di iniziare l’ordinazione scegliendo le pizze e le bibite da un apposito menù. Una volta completata la scelta, si passa all’inserimento dell’indirizzo. Fine. L’ordine è pronto a partire.
Un algoritmo decide a quale pizzeria inviarlo, in base alla distanza e al numero di ordinazioni ricevute nell’arco della giornata. Per il momento è la stessa pizzeria che si occupa del trasporto, ma è in corso di valutazione l’idea di creare una squadra di fattorini ad hoc.
Il pagamento avviene in contanti alla consegna.
 

 
In una sola settimana, il servizio sembra aver già riscosso numerosi consensi, e ora si pensa a come renderlo ancora più veloce e personalizzabile.


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