Trend 2021 ristorazione: ecco cosa ci aspetta in futuro

Parliamo dei trend 2021 riguardanti la ristorazione. Cosa ci aspetterà durante questo nuovo anno appena iniziato?
 

Dark kitchen e sostenibilità

Le dark kitchen sono le cucine senza ristorante. Un’evoluzione che ha trovato il suo acceleratore nel Covid, specie per motivi logistici legati alla gestione della propria attività.
 
Per quanto riguarda la cucina, uno dei trend 2021 sarà sicuramente la cottura sottovuoto. Ma non solo. Nelle cucine, viene introdotto un nuovo vocabolo: il foraging. Ma cosa vuol dire?
 

 
Si tratta dell’attenzione verso le materie prime. E dunque, alla loro provenienza. Infatti, molti chef hanno deciso di “accorciare” la filiera. Così, vanno a scegliere e a raccogliere personalmente gli ingredienti per i loro piatti.
 
E quali saranno i piatti che gli chef ci proporranno? Di sicuro, uno dei trend 2021, sarà questo: i piatti saranno più semplici e fatti con pochi ingredienti.
 
Gli ortaggi saranno molto usati, così come verranno preferiti i prodotti poveri. Un esempio? Lo sgombro e tagli di carne poco utilizzati, come il midollo. Per scoprire cosa mangeremo nel 2021, qui.
 

 
La tecnologia è stata fondamentale per tutto il 2020. E questo cambio innovativo, già in atto, ha subito una spinta sempre a causa del Covid. Nel 2021, continueremo a vedere un’evoluzione in questo senso.
 
Infatti, un’altra parola chiave come trend 2021 sarà: digitalizzazione. I ristoratori continueranno a lavorare anche “facendo rete” e dunque, creando pagine social, e-commerce e usando altri strumenti di marketing online.
 

 
Continuerà anche il delivery. Non solo i ristoratori ricorreranno a questo strumento per compensare il crollo di fatturato durante il lockdown. Ma ormai, i clienti sono abituati a questa formula e la richiederanno perchè molto apprezzata.
 
In cucina, si porrà attenzione anche a prodotti poco conosciuti, come ad esempio le foglie del cappero ideali per condire e guarnire le preparazioni a base di pesce, carne o verdure cotte.
 

 
Verranno riscoperti anche i prodotti della tradizione italiana e regionale. Ma l’attenzione non sarà solo per il cibo locale. Dovrà essere anche sostenibile. Dunque, largo ad ingredienti di stagione, certificati e tracciati.
 
Stesso discorso per i vini: saranno naturali e proverranno da cantine che hanno un approccio etico verso la terra e l’uva.
 


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