Vacanze 2022: sfiorate le cifre del 2019, ma…

Viaggiatori, tour operator, agenzie di viaggio e compagnie aeree. Tutti desideravano un’estate così. Vacanze che non hanno superato i numeri del 2019, ma che ci si sono è avvicinate. Nulla a  che vedere con gli ultimi due anni che hanno svuotato città e piazze.

Il Belpaese è stata la meta più scelta. “La ripresa è stata decisamente buona. Siamo in linea con il 2019 e dobbiamo vedere come maturano la fine di agosto e il mese di settembre per un bilancio definitivo”. È quanto dichiara Alberto Corti, responsabile settore turismo di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Le vacanze 2022: il ritorno degli stranieri

 “Giugno era andato benissimo, poi luglio si è un po’ sgonfiato perché c’era ancora un picco Covid e l’impennata inflattiva e molti di quelli che volevano muoversi hanno rinunciato. Ad agosto sono partiti tutti, anche se hanno ridotto i giorni (spesso da 3 a 6 giorni). Insomma diciamo che grazie al clima buono e all’arresto dei contagi i risultati sono stati simili al 2019 come numero di partenze se pur per periodi più brevi”.

Il 2022 ha segnato anche il ritorno nel nostro territorio dei turisti stranieri. “Gli europei hanno ripreso a muoversi come nel pre-Covid, anche se in luglio sono stati ostacolati dai problemi degli aerei tra scioperi, costi alle stelle e bagagli smarriti. Gli americani hanno guidato la ripresa e sono tornati prepotentemente in Europa e soprattutto in Italia (è la prima destinazione europea) mentre non ci sono stati orientali come cinesi, giapponesi e coreani che sono arrivati con il contagocce”.

Secondo Corti, il 90% degli italiani ha scelto l’Italia Come meta. Mentre solo il 10% in Europa. In pochissimi si sono imbarcati su voli a lungo raggio.

Vacanze 2022

E dopo il pienone dell’estate?

Anche Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria, si esprime positivamente. “La stagione è andata bene e da Pasqua in poi non si è mai fermato il flusso perché la voglia di viaggiare ha assorbito le paure, hanno ripreso anche le città d’arte ma naturalmente le destinazione estive classiche come mare e montagna sono state le più gettonate. Fondamentale il ritorno degli stranieri, in particolare americani ed europei, che hanno preso d’assalto l’Italia. 

C’è stato un bel turismo alto spendente con tanti che hanno scelto il mare con i porti turistici che sono andati benissimo. Ora però con il caro energia non so quante strutture alberghiere decideranno di restare aperte in mesi in cui non si registrerà quel pienone, come in luglio e agosto, che è stato in grado di bilanciare l’impennata delle spese. Inoltre ci sarà il problema per molte famiglie che avevano pianificato un budget vacanze autunnali o invernali, e ora dovranno rinunciare perché con quei soldi dovranno pagare le bollette”.

Ma… ci sono anche i grandi assenti

“Dopo due anni di stop gli italiani hanno ricominciato ad andare all’estero, così le destinazioni straniere hanno avuto un vero boom rispetto al 2021 che era stanno un anno particolarmente negativo dal punto di vista del turismo lontano”. Gli orientali, invece, ancora non si muovono. “Sono in calo in Italia le presenze di cinesi e giapponesi oltre ovviamente a quelle russe che però erano più concentrate in Versilia e Sardegna”.

Franco Gattinoni, presidente Federazione Turismo Organizzato, aggiunge che “I dati italiani sono consolanti e sono andate molto bene regioni come Puglia, Sicilia e Sardegna, certo sempre restando sotto i valori del 2019.

Il mese di agosto abbiamo avuto il pienone mentre per luglio e giugno hanno dominato le prenotazioni last minute. Vediamo ora cosa accadrà in settembre e ottobre: prevediamo un boom dell’Egitto, che ha un ottimo rapporto qualità prezzo, e anche i tanti weekend al mare che sono facili da prenotare all’ultimo minuto”.