Franchising: più insegne, occupati e fatturato. Ristorazione a gonfie vele

Il franchising conquista il mercato

3,4% di insegne in più, punti vendita in aumento del 4,5%, occupati cresciuti del 3,8% e fatturato a +2%. Il franchising cresce ancora e si afferma come la formula migliore per il commercio in Italia, registrando dati positivi, come emerge dal Rapporto 2019 di Assofranchising presentato a Roma alla Confcommercio Imprese per l’Italia. I numeri parlano chiaro: nel 2018 il franchising ha generato un giro di affari di oltre 25 miliardi di euro e ha dato lavoro a più di 200.000 persone. Il franchising italiano vince anche all’estero, mettendo a segno un +7,6% di punti vendita, ma anche i master di franchisor stranieri in Italia confermano il trend positivo, registrando +1,4% e raggiungendo addirittura il 21,7% in più rispetto al 2017 per le reti straniere operanti in Italia con solo franchisee ma sede legale in altro paese.

Chi sale

A gonfie vele il settore della ristorazione, in particolar modo dei bar, delle gelaterie, dei pub e delle pasticcerie che segna un +20% sull’anno precedente. Il giro di affari per il 2018 è stato di oltre 447 milioni di euro e gli occupati più di 5.500. In forte crescita anche l’alimentare specializzato che con la nascita sempre più frequente di negozi dedicati a diete ed esigenze alimentari particolari, ha visto incrementare il proprio fatturato del 23,3% superando i 227 milioni di euro. Stabile e sempre ben posizionato il comparto delle palestre e dei centri estetici.

franchising ristorazione

Chi scende

In calo le librerie e le profumerie in franchising, che perdono rispettivamente il 19,2% e il 15,5%. Il dato più significativo è registrato dal settore energia, che comprende i negozi specializzati nella vendita di offerte per l’energia domestica e nell’assistenza, ormai sempre più affidata in outsourcing a contact center dedicati. Una lieve flessione viene registrata anche dal settore della GDO Food con -2,0%, che mantiene in ogni caso un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro e che incide per il 30,9% sul totale del giro di affari del franchising.

L’occupazione

Crescono i numeri anche per quanto riguarda l’occupazione, in aumento del 3,8% rispetto al 2017 e dell’11% rispetto al 2014, segno di come il settore sia in grado di generare lavoro sia a livello imprenditoriale che impiegatizio.
Sempre più italiani infatti, in particolar modo i giovani attirati dalle tutele e dagli investimenti vantaggiosi, scelgono l’affiliazione come strumento per diventare imprenditori di sé stessi: quasi il 90% dei franchisee presenti in Italia ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni. Un altro incentivo importante è dato dalla formazione e dall’aggiornamento, due dei punti cardine dei contratti di franchising, poiché nell’80% dei casi per aprire un’attività non è richiesta alcuna esperienza. Tra gli aspetti più stimolanti della formula del franchising spicca anche l’accessibilità al sistema. Il 34,3% degli investimenti non supera i 20.000 euro, mentre il 50% si attesta nella fascia fra 20 e 100.000 euro.

Fonte: Assofranchising


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