La Guida Michelin è stata presentata oggi a Parigi, ma prima di svelare le nuove stelle e chi sale nell’olimpo della ristorazione francese, la rossa introduce importanti novità. Per la prima volta, ci sarà una sezione dedicata alla “gastronomia sostenibile”. Verranno premiati gli chef che scelgono la sostenibilità come formula all’interno della loro cucina. Una foglia distinguerà gli Chef che hanno a cuore l’ambiente e la ristorazione amica dell’ambiente. Questa importante novità è stata introdotta perché la Guida Michelin crede fortemente nella sostenibilità e vuole partecipare non solo come acceleratore del cambiamento, ma anche essere un’importante vetrina in cui mostrare – e divulgare – delle buone pratiche ecosostenibili.
La Guida Michelin diventa quindi “green” sottolineando l’importanza della questione ambientale e abbracciando una svolta eco-frinedly. Viviamo un’epoca in cui i temi dell’ambiente e della sostenibilità sono cari alla maggioranza, specie ai giovani.E così, prima di svelare gli Chef Stellati 2020 in Francia, la Rossa ha presentato tutti quegli Chef che hanno dimostrando una particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale.
Ecco alcuni nomi.
1. Lo Chef Alain Passard de l’Arpège, tre stelle Michelin che propone un menu vegetale al 100% e che ha fatto della filosofia green il suo marchio di fabbrica;
2. La Chef Amélie Darvas dell’Aponem (cioè “felicità” in brasiliano) di Vailhan, una stella che offre un menù al 90% con prodotti che provengono da fattorie artigianali e biologiche, tutte situate in un raggio di 30 km dal ristorante. Tra i nomi di spicco, pronti a superare la prova assaggio di Greta Thunberg dopo quella degli ispettori Michelin, lo chef Alain Passard de l’Arpège, tre stelle che offrono un menu di verdure al 100% e hanno difeso a lungo una filosofia green e sostenibile, attingendo dai suoi tre orti nell’ovest della Francia;
3. Lo Chef-pescatore Christopher Coutanceau che era stato segnalato dalla guida nel 2019, perché difensore della pesca artigianale.
