La prima Fattoria innovativa a filiera corta ed economia circolare

Si trova in Puglia la prima azienda al mondo con filiera corta ed economia circolare che produce e trasforma le mandorle in alternative vegetali ai formaggi freschi e stagionati.

Ha sede a Toritto, nel territorio pugliese della Murgia la prima azienda al mondo a conduzione familiare, che affianca alla coltivazione diretta delle mandorle la loro trasformazione in alternative vegetali al formaggio.

Con una coltivazione di 30.000 mandorli estesa per 75 ettari di terreno, con 3000 metri quadri di stabilimento (in via di ampliamento), la produzione inizia e finisce in Fattoria della Mandorla, attraverso un processo che preserva e valorizza la biodiversità del territorio di Murgia.

“Grazie al sapore e alle proprietà della Mandorla di Toritto, abbiamo creato una linea di alimenti biologici di alta qualità, interessanti dal punto di vista nutrizionale e amici dell’ambiente, con una filiera corta circolare, biologica al 100% e dalla massima tracciabilità. Dalla raccolta delle mandorle alla sfogliatura, dalla pelatura alla trasformazione nel laboratorio alimentare, tutte le fasi di preparazione dei nostri prodotti si svolgono nella nostra azienda agricola.

L’economia circolare invece è un sistema in cui tutte le fasi di produzione sono organizzate per ridurre o eliminare gli scarti.

Nella nostra filiera il mallo, il guscio e il tegumento del seme mandorla sono utilizzati come concime e ammendante per i mandorleti. La filiera circolare è un modello che si basa sul recupero di ogni materia prima, con un impatto positivo sul piano sociale, economico e ambientale. Grazie all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili si eliminano le sostanze dannose per l’ambiente e si riduce la produzione di rifiuti”. Spiega Gabriele Latrofa, ceo dell’azienda.

A differenza di tutti gli altri mandorlicoltori, Fattoria ha visto nel piccolo seme della Mandorla Filippo Cea la base per creare prodotti innovativi. E così, nel 2013 è stato avviato il progetto di ALMOND INNOVATION con il MANDOLAT, latte di mandorla solubile che sta alla base di tutta la produzione: viene utilizzato per creare gli spalmabili nel 2015 e gli stagionati nel 2021. La loro caratteristica principale?

Assomigliare in tutto e per tutto al formaggio, essere altamente proteici, ma con il vantaggio di non contenere colesterolo e lattosio e quindi essere adatti a tutti gli intolleranti o allergici e a chi ha scelto di non mangiare derivati animali.

“Puntiamo a diventare un’azienda leader nel settore del mercato vegan e free from, senza rinunciare ai nostri valori. Vogliamo promuovere un’educazione alimentare almond based. Siamo un’azienda molto versatile, pronta ad adeguarsi alle esigenze del mercato e ad accettare qualunque sfida in ambito ambientale”, prosegue Gabriele Latrofa.

Con 800 negozi rivenditori, presenti su tutto il territorio italiano, e già presente negli Emirati Arabi, Fattoria è pronta per espandersi nei mercati esteri, dove la richiesta di questa tipologia di prodotti è in forte crescita e lo fa con una serie di innovazioni che verranno presentate nei prossimi mesi.

Fattoria della Mandorla

Fondata nel 1989 a Quasano-Toritto (BA), nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, da Dino e Isabella Latrofa, la Fattoria della Mandorla, la filiera innovativa del seme mandorla nel mondo, è un’azienda familiare nata per valorizzare il seme mandorla attraverso il progetto di ricerca e sviluppo Almond Innovation, utilizzando la mandorla di Toritto, cultivar antica e autoctona Filippo Cea.

Oggi la Fattoria della Mandorla può contare sui frutti di 30000 alberi e sulla fertilità di 76 ettari di terreno, divisi in mandorleti, uliveti, aree boschive e pascoli. Alla guida, oltre a Dino e Isabella Latrofa, anche i figli Gabriele e Leonardo, che, fedeli alla filosofia dei genitori, li aiutano seguendo i loro valori di rispetto dell’ambiente, della sostenibilità, mettendo in luce le bellezze del territorio e promuovendo una filiera corta circolare di agricoltura biologica, sostenibile e tracciabile al 100%.

La Fattoria ha un laboratorio interno dedicato alla ricerca e allo sviluppo che dà vita a modi innovativi e sfiziosi di consumare i propri frutti senza colesterolo, senza lattosio, senza glutine, senza soia, ma tanta bontà; da qui ricette tra cui alternative vegetali ai formaggi, fiori all’occhiello del processo di innovazione e ricerca.


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