La Madonnina del Pescatore – Ricordi d’infanzia: Chef Moreno Cedroni tra creatività e tradizione

In equilibrio tra creatività e tradizione, bilanciata da estro e memoria, arricchita da ricerca e sviluppo: così il ristorante La Madonnina del Pescatore di Senigallia apre le sue porte agli ospiti per questo 2020.

Una nuova stagione

Il locale due Stelle Michelin dello Chef Moreno Cedroni ha aperto alla nuova stagione lo scorso 8 febbraio e, anche per quest’anno, non si sono fatte attendere le novità.

Con il menù di quest’anno, dal titolo Ricordi d’infanzia, la mente creativa dello Chef sfida quasi i paradossi. Negli anni di più profonda innovazione supportati dal progetto The Tunnel, infatti, lo Chef ha trovato la sua novità nel passato, ripercorrendo sentieri già battuti ed esplorandoli in chiave diversa, riproponendo quindi ricette datate, ma attualizzate.

Cedroni ha pensato ai piatti che hanno fatto grande la Madonnina, “piatti che una volta tolti dal menu, difficilmente ritornano. Invece è bello instillare nel cliente la curiosità di riassaggiarli, mentre io ripercorro la mia storia e compio altre scoperte” – ha dichiarato lo Chef.

Chef Moreno Pedroni Madonnina del pescatore

Il nuovo menù “Ricordi d’infanzia”

Ricordi di infanzia, piacevolmente nostalgico, affianca i menù esistenti e accoglie una selezione di piatti inseriti in carta nei 35 anni di attività de La Madonnina del Pescatore e alcuni piatti entranti in carta del Clandestino Susci Bar. Dallo Spaghetto ‘Psichedelico’ al Rombo al sale, Cedroni ha inventato negli anni abbinamenti a volte insospettabili, come anche nelle sue Capesante fritte in tempura al nero di seppia. Ricordi d’infanzia, dunque, è un viaggio nella memoria, ricco di sapori e suggestioni che ripercorrono passo dopo passo, portata dopo portata, il successo del ristorante. Non poteva mancare in questo menù uno spazio dedicato ai celebri “Otto cucchiai” di Cedroni che quest’anno diventano Quattro ed accolgono nuovi piacevoli abbinamenti che, tra bocconi solidi e liquidi, crudi, cotti e marinati, permettono di assaggiare sapori diversi nello stesso piatto.

Il ricordo

Da una parte la certezza, il calore, il conforto, dall’altra una nuova scoperta. Una scoperta che Cedroni ha compiuto nella sua cucina, nel suo Tunnel, e serve in tavola agli ospiti nelle sue portate: rivivere un’esperienza passata, in un altro momento della propria esistenza, con un altro bagaglio, con occhi diversi, con un palato differente. Sapori e sensazioni che rievocano ricordi e sembrano sogni, esperienze vissute e rivisitate, mai banali perché riscoperte, date in prestito alla sperimentazione e tornate a casa in una veste nuova e straordinaria, frutto dell’arte dello Chef.
Ogni piatto racconta un percorso, ricco di ricerca e di esperienza. Un percorso che non dimentica il proprio punto di partenza, ma si alimenta dello stesso; un percorso che ricorda ogni passo della propria crescita e raccoglie quanto di buono ha trovato sulla propria strada.

Un percorso parallelo a quello dello stesso Cedroni, instancabile sperimentatore, che ogni anno si rinnova e si riscopre, studia la sua stessa arte per donarle nuova forma, crea arte ed esperienza, costruisce idee e successi che lo consacrano come uno degli Chef più innovativi del panorama culinario contemporaneo.

Una squadra vincente

Al fianco dello Chef in cucina, il sous Chef Luca Abbadir, un vero e proprio punto di riferimento a La Madonnina del Pescatore. Fondamentale, risulta infatti, il confronto continuo, costante e creativo in cucina.
Maitre e Restaurant Manager del ristorante La Madonnina del pescatore, Mariella Organi è una perfetta padrona di casa che accoglie gli ospiti e li guida a vivere al meglio l’esperienza del ristorante.

Crediti: Comunicazione Moreno Cedroni


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