Mettere le foto dei piatti sul menù? Sì o No?

Lorenzo Ferrari<h3>Facciamo una premessa: la risposta alla domanda, come spesso accade, è un classicissimo

Lorenzo Ferrari

Facciamo una premessa: la risposta alla domanda, come spesso accade, è un classicissimo "dipende". Ecco le nostre riflessioni a riguardo...

Le foto creano aspettative

Prendere consapevolezza di ciò è il punto cruciale. Le fotografie creano aspettative. Significa che quando un cliente guarda il piatto rappresentato su di esse, se lo immagina già sotto i denti, la sua mente pregusta e assapora già il gusto e gli aromi della pietanza, e la salivazione sale, così come le sue aspettative. E questo è di norma un bene, ma potrebbe essere un male. Perché se è vero che la maggior parte delle volte il piatto risulta identico a come era stato immortalato, è altrettanto vero che a volte non capita: dalla foto ci si aspettava un capolavoro culinario, ma quando il piatto raggiunge il tavolo la realtà prende il posto della fantasia, e la delusione si fa sconcertante. Infatti, quando il piatto che arriva al tavolo non è esattamente identico a quello rappresentato dalla fotografia, il cliente sarà deluso. E non è nostra intenzione avere in sala un cliente insoddisfatto ancor prima di aver assaggiato le nostre pietanze, giusto?

Io la chiamo Sindrome da Mc Donald’s, e purtroppo molti ristoranti italiani – specialmente in località turistiche – ne hanno contratto una forma acutissima. Immagine splendida, piatto deludente. Non è ciò che andrebbe fatto. Perché…

foto menu ristorante

…una foto vale più di mille parole

È proprio vero: un’immagine vale più di mille parole. Ed è la ragione per la quale molti ristoratori tendono ad utilizzarle. Se il piatto è scenografico, oppure troppo complesso da descrivere con le sole parole, oppure troppo bello per non essere rappresentano, allora la foto diventa la conclusione più ovvia. Perché la fotografia di un piatto non lascia spazio ad interpretazioni: quella è, quello sarà il piatto. Ma questo è vero sia se la foto è splendida, sia se è scandalosa.

Se la foto è splendida, e la propria cucina riesce sempre a ricreare il piatto come raffigurato nello scatto, saranno rose e fiori. E i clienti contenti. Se la foto è uno scandalo, oppure la propria cucina non riesce sempre a ricreare il piatto come raffigurato nello scatto, saranno spine e rovi. E i clienti delusi. Quindi, prima di immortalare i propri piatti sul menù è giusto domandarsi: abbiamo delle foto che rappresentano la realtà o le abbiamo acquistate in stock su internet? E nel caso si sia in possesso di foto fatte-come-si-deve, abbiamo creato degli standard sugli acquisti, sulla produzione e sul servizio che permettono di realizzare sempre lo stesso identico piatto rappresentato nell’immagine?

Una bella fotografia è facile da fare, una coerente no

Chi scrive vuole sfatare un mito durissimo a morire: al proprio locale, al proprio marketing e al proprio menù non serve una foto tecnicamente impeccabile.
Al proprio locale, al proprio marketing e al proprio menù serve una foto coerente con la propria identità. E questo cambia parecchio. Perché di fotografi in grado di fare foto splendide è pieno il mercato. Ma di fotografi in grado di intrappolare l’anima del proprio locale in uno scatto e riportarla su carta stampata no. Di quelli ce ne sono davvero pochi.

Quindi, prima di mettere foto sul proprio menù o di farle realizzare dal primo professionista che passa in convento, è giusto domandarsi: abbiamo le capacità – o conosciamo chi le ha – per fare degli scatti coerenti con la nostra identità?

Le foto aumentano le vendite del piatto che rappresentano

Questo è un vantaggio schiacciante. Infatti, mettere una foto di un piatto sul menù aumenta le vendite dello stesso. Un’immagine è l’elemento eye-catcher per eccellenza, quindi contribuisce molto bene alla vendita del piatto che rappresenta. Anche in questo caso, nel bene e nel male. Perché se si è fotografato un piatto profittevole, popolare e di semplice gestione, tutto bene. Ma se – come spesso chi scrive ha visto succedere – si è fotografato un piatto non profittevole, non popolare e non di semplice preparazione, tutto male.

Perché si subirà tutte le conseguenze del vendere un piatto poco profittevole, che non piace alla tua clientela e di difficile gestione. Quindi? Foto sì, no, perché, e sì, quando? Come probabilmente si sarà capito, le foto hanno pro e contro. Sono perfette in certe situazioni, inadatte in altre.

Di conseguenza, vorrei che la risposta alla domanda di cui sopra se la desse il lettore, calando le 4 riflessioni fatte nel proprio contesto e tirando le conclusioni più adatte al proprio caso.


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