C’era una volta: la ricetta della pasta al forno per Natale

Di Danilo Curotto

Di Danilo Curotto

Anche quest’anno le festività sono alle porte ed oggi proponiamo pasta al forno per Natale come ricetta a chi deve scegliere il menù per le feste. Ebbene sì.

Dato che in questa rubrica parliamo di pasta che “c’era una volta”, ma anche di innovazione potevo stupirvi con un raviolo con Rosso di Mazara Del Vallo marinato sottovuoto, su letto di Double Devon Cream Butter e caviale White Gold, foglia d’oro edibile e sferificazioni di Louis Roederer Cristal, con una spolverata di oro di Cabras.

Pasta al forno Natale Curotto

Oppure potremmo parlare di tortelli al granchio marinato alla francese con il Pernod e un burro aromatizzato al basilico, magari riprendere qualche ricetta come il tonnarello bicolore menta/liquirizia e calamaretti alla julienne e pachino, oppure perché non ripensare alla pasta alla Guinness e frutti di mare che ha “spaccato” a Glasgow.

Magari un raviolo aperto con uovo, tartufo d’Alba e burro della Straus Family Creamery californiana potrebbe essere un’alternativa chic, poi un tonnarello caipirinha e camarão che tanto fa Brasil, ma anche una varietà di “crudo”, ossia tortelli con crudo aromatizzato come il salmone canadese, il Cod inglese o portoghese, l’aragosta del Maine oppure i gamberi di Palamos.

Pasta al forno Natale Curotto

C’è chi mi dice che preferisce la carne ed allora perché non un agnolotto di pork ribs, oppure anche di pulled pork alla birra, magari una fettuccina alla lenticchia rossa con ragù di cotechino che tanto ha riscosso curiosità in uno degli ultimi articoli e che è natalizia come concetto intrinseco. Non mi spingo nelle marinature della carne con il sake che fa tanto nippon, ma anche lì qualche cosa da proporre non manca, sicuramente ricorderete la morcilla o la Butifarra de Perol con cebolla caramelizada che fa tanto Catalunia insieme ai cannelloni di San Esteban o ai calcots e salsa romesco rivisti come un tortello ripieno e la sua salsa.

Tortelli striati, marmorizzati, sfoglie impresse con prezzemolo, basilico, timo o con spolvero di spezie orientali o sud americane sono quanto di più fusion si possa pensare insieme a ripieni come datteri e gorgonzola (best seller nei paesi del Golfo), o il montone alla iraniana (Ghormeh Sabzi) passando per empanidillas o pastel brasileiri che ci portano in Sud America e ci fanno vivere un’esperienza di cottura del raviolo diversa dalla classica “immersione in acqua” dove, invece, il termine “asado al horno” o fritto in olio la fanno da padroni. Potrei, ma questa volta no.

Questa volta torniamo alla tradizione che più ci rappresenta e ci appartiene, ad un “confortable food” natalizio che mette tutti d’accordo (di solito…): la pasta al forno, in questo caso però i Vincisgrassi o princisgrass.

La pasta la forno per Natale

Ricetta? C’è chi dice che ne esista una per ogni donna marchigiana, essendo questa la zona di origine di questa lasagna con ragù fatta, come narra la leggenda, in onore del generale austriaco Alfred von Windisch-Graetz durante l’assedio di Ancona nel 1799.

Partendo da un sontuoso soffritto e da un’energica presenza di strutto, rigaglie di pollo o di oca, agnello, vitello e maiale diventano un ragù insieme alla conserva di pomodoro. Il latte bollito a chiudere la teglia e una spolverata di Parmigiano, che non finisce mai, sono la ciliegina sulla torta ma anche il tratto distintivo di questo piatto.

Buon Natale e Buon Anno a tutti!

Pasta al forno Natale Curotto


Potrebbero interessarti anche