05 marzo 2021: cambierà qualcosa nel Nuovo Dpcm per i ristoranti?

Il 05 marzo scadrà il Dpcm corrente. Tutti sono in attesa di vedere se con questo, verranno anche meno i divieti che contiene. Come ad esempio, il coprifuoco. Un’altro punto ostico riguarda i ristoranti.
 
I fatturati sono crollati e i ristoratori invocano la possibilità di alzare le serrande a cena fino alle 2e, almeno nelle zone gialle.
C’è anche chi chiede di aprire a pranzo in quelle arancioni. Secondo Coldiretti, questa soluzione salverebbe l’80% degli incassi dei ristoranti.

Si propongono anche misure per evitare code al banco e mantenendo anche la mascherina.
 
dpcm

Il dibattito aperto

Il dibattito pre Dpcm è aperto. Le Regioni spingono in questo senso: Liguria e Lombardia due su tutte. Mentre il Ministro Roberto Speranza frena.
Il governatore lombardo Attilio Fontana ha inviato una lettera al Governo in cui riporta la drammatica situazione della ristorazione.
 
Ecco quanto si leggere nella lettera: “Alla luce dei dati dell’andamento epidemiologico, della campagna vaccinale ormai entrata nel vivo, nonché della necessità di scongiurare la crisi del settore dei pubblici esercizi, il presidente e l’assessore chiedono formalmente di estendere il periodo di attività fino alle ore 22.”

Quali le proposte dalle regioni?

Inoltre, la Regione Lombardia ha proposto anche l’apertura serale dei ristoranti vicini ad alberghi non dotati di cucina. E in generale, si stanno proponendo soluzioni di apertura anche per palestre e piscine. Per teatri e cinema, invece, ancora nessuna certezza.
 
In vista del 05 marzo, Massimo Galli – il primario infettologo dell’ospedale Sacco di Milano -ha spiegato su Rai3 che ha dovuto “imparare a vivere alla giornata, guardando i dati e sapendo che non sono esattamente rispondenti alla realtà”.

Ma il Dott. Galli ha portato alla luce ance i diversi problemi che il Paese sta vivendo e ha concluso: “ci sono anche coloro che invece hanno attività colpite in maniera durissima dalla pandemia” tenendo comunque conto che non abbiamo una situazione messa in sicurezza.
 
Dunque, ad un anno dal primo lockdown, le speranze sono quelle di una parziale riapertura, ma vige ancora la difficoltà di un’emergenza che è tutt’altro che superata. Dunque, non rimane che vedere come la politica opererà in vista di questo nuovo dpcm.