25 mln di euro per la promozione di filiere agricole e dei DOP IGP

È stato firmato oggi  lo schema del decreto che contiene gli interventi per la filiera agroalimentare dei prodotti DOP IGP, relativo al “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”. La firma del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida sancisce lo stanziamento di risorse pari a 25 milioni di euro. 

La tutela dei prodotti DOP IGP e l’economia delle filiere agricole

Una misura che arriva dopo il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi di DOP IGP anche per prodotti o servizi differenti dal prodotto tutelato stabilito dalla nuova legge (n. 102 del 24 luglio 2023), legge che è entrata in vigore il 23 agosto 2023. Quest’ultima va a modificare il Codice della Proprietà Industriale (d.lgs. n. 30 del 10 febbraio 2005).

Secondo ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida “la misura costituisce un importante strumento per favorire la promozione dei nostri prodotti, traino per l’economia delle intere filiere agricole  sia nel mercato interno sia dal punto di vista delle esportazioni. Oggi, grazie anche al lavoro svolto nei nostri uffici e dalle Regioni, rafforziamo le nostre Indicazioni geografiche, conosciute in tutto il mondo come sinonimo di eccellenza, esaltiamo le potenzialità della nostra Nazione e incentiviamo il nostro export. L’obiettivo è sviluppare ancora di più gli scambi commerciali e ottenere risultati sempre più importanti”.

filiere agricole

Un rafforzamento della difesa delle Indicazioni Geografiche 

Oltre a vietare le registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi di Indicazioni Geografiche e di Denominazioni di Origine Protette, questa nuova Legge prevede anche che per i marchi relativi a prodotti agricoli e agroalimentari di prima trasformazione, che contengono o sono costituiti da denominazione geografiche, l’Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM) trasmette l’esemplare del marchio al Ministero dell’Agricoltura (Masaf), che esprime il proprio parere vincolante. Inoltre il Consorzio di tutela o, in assenza di questo, il Masaf stesso, potrà proporre opposizione nonché azioni di nullità avanti all’UIBM.

Origin Italia, associazione che riunisce 75 Consorzi di Tutela, è a sostegno di questa misura . «Si tratta di una legge che sancisce un importante rafforzamento della tutela delle Indicazioni Geografiche – spiega il Presidente Cesare Baldrighi – il lavoro della nostra Associazione è stato determinante per l’introduzione di disposizioni in grado di intensificare la protezione dei regimi di qualità. Infatti abbiamo seguito fin dall’inizio l’iter legislativo e sostenuto a gran voce, dinanzi ai decisori politici, le esigenze invocate dai Consorzi di tutela».

75 Consorzi di Tutela uniti della promozione delle filiere agricole

“Proprio alla luce di queste due importanti novità continua a crescere Origin Italia con l’ingresso di un nuovo socio, il Consorzio Tutela Olio Extravergine d’Oliva Terre di Siena DOP, arrivando così a rappresentare 75 Consorzi di tutela, due Associazioni di settore e ben oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane.” si legge nel comunicato stampa di Origin Italia.

“L’olio extravergine di oliva Terre di Siena DOP è ottenuto dalle olive di almeno due delle seguenti varietà: Frantoio, Correggiolo, Leccino e Moraiolo, presenti negli oliveti singolarmente per almeno il 10% e congiuntamente per almeno l’85%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 15%. La zona di produzione, trasformazione e confezionamento dell’olio extravergine di oliva Terre di Siena DOP comprende numerosi Comuni della provincia senese. La raccolta delle olive deve essere effettuata fra il mese di ottobre e il 31 dicembre di ogni anno. La molitura deve avvenire entro 72 ore dalla raccolta e entro 24 ore dal deposito al frantoio.”


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