Bentornati Duchi!

Dimora elegante e raffinata, dall’inconfondibile stile mitteleuropeo, il rinnovato Grand Hotel Duchi d’Aosta ha riaperto da settembre scorso e accoglie gli ospiti nella sua nuova veste di boutique hotel a cinque stelle con uno stile più contemporaneo e un’attenzione particolare ai dettagli, all’arte e al design, senza perdere in nessun modo il fascino storico dell’edificio costruito nel 1873 nella Trieste asburgica che lo ha reso famoso tra i viaggiatori cosmopoliti italiani e stranieri.

Un hotel pieno di storia

La storia di ospitalità comincia in questo luogo già nel 1300 con un’osteria con alloggio trasformata poi in Locanda Grande: ebbe ospiti illustri come l’ammiraglio Nelson, Lady Hamilton, la Regina Maria Carolina di Napoli, il celebre archeologo Winckelmann che proprio qui fu assassinato, gli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II d’Austria, e poi Casanova, Goldoni, Murat e si potrebbe continuare a lungo.

Nell’Ottocento il rinnovamento edilizio che pervase la città, porto franco dell’Impero Asburgico, abbattuti i vecchi edifici fece costruire dall’ingegner Geiringer un nuovo albergo dalla facciata in stile eclettico, immutata da allora e recuperata all’originario splendore dal recentissimo restauro, decorata da lesene corinzie, fregi floreali e alla sommità da una balaustra a colonnine sormontata da due statue, una raffigurante Trieste, l’altra il dio del commercio Mercurio. 

Hotel Duchi d’AostaGrand Hotel Duchi d’Aosta

L’Hotel Duchi d’Aosta, uno stabile elegante in una piazza mozzafiato

La posizione direttamente su piazza Unità d’Italia, il salotto buono di Trieste, circondata da edifici importanti e coevi come il municipio, la sede della Regione e la prefettura, rendono unico, elegante e raffinata questa destinazione che vuol vincere la sfida di portare a Trieste un’hotellerie di nicchia di altissimo livello. La nuova proprietà dell’imprenditore veneto Alfredo Rubino prosegue l’opera di ammodernamento e rivalutazione di questo gioiello dell’ospitalità triestina, già iniziata con il precedente proprietario Alex Benvenuti e la sua famiglia.

Il progetto di riqualificazione che ha interessato il completamento delle ultime 16 camere e di tutti gli spazi comuni è stata opera dell’architetto Egidio Panzera e ha puntato a realizzare un’atmosfera fresca e familiare pur senza travisare l’eredità ottocentesca e con l’eleganza caratteristica di un hotel a cinque stelle.

Arte ed eleganza

Le camere sono 45 in tutto, distribuite su 4 piani, o meglio su 8 mezzi piani perché la struttura è il risultato di due precedenti edifici riuniti, suddivise nelle categorie classic, superior, deluxe e prestige, ciascuna poi caratterizzata dalla vista sulla piazza e sul golfo o meno, tutte comode, silenziose, attrezzate con dispositivi domotici di regolazione e con i migliori comfort quali TV LED ad alta definizione con canali satellitari, connessione internet wi-fi, aria condizionata con regolazione individuale, cassaforte elettronica, set di cortesia e minibar con soft drink e macchinette espresso Illy; in più c’è un’unica prestigiosa master suite.

hotel duchi d'aostaGrand Hotel Duchi d’Aosta

Per dare una connotazione artistica agli spazi comuni, che raccolgono una dovizia di vasi e vetri di Murano di fattura moderna, compreso il lampadario davanti alla hall che non può passare inosservato, sui pianerottoli davanti agli ascensori è allestita a rotazione una mostra d’arte visitabile anche dalla cittadinanza. Tra i servizi va ricordato lo spazio wellness con bagno turco, sauna, piscina e idromassaggio, nonché il comodo car valet per chi arriva a Trieste in macchina. 

La cucina dell’Hotel Duchi d’Aosta

Per la sua storia e per la sua posizione il Duchi, come viene affettuosamente chiamato, è molto conosciuto e frequentato da sempre dai triestini per la sua ristorazione ed è aperto tutto l’anno. Una fortunata combinazione ha avviato già nel 2018 una collaborazione con il giovane chef triestino Matteo Metullio stellato in Alto Adige e trasferitosi poi a Trieste nel 2019, accompagnato dal bellunese Davide de Pra’ con cui forma una coppia culinariamente formidabile e affiatata; in questo breve tempo il ristorante Harry’s Piccolo, due salette per soli 8 tavoli con illuminazione particolare da sotto all’interno del Duchi, ha guadagnato non una, ma due stelle Michelin: è aperto da martedì a sabato sera e domenica a pranzo.

hotel duchi d'aosta

Un’esperienza sempre di alta qualità, ma alla portata di tutti è disponibile invece all’Harry’s Bistrò, poco più di una trentina di coperti all’interno e tavolini in magnifica posizione sulla piazza nelle giornate che lo consentono.

Esperienza di qualità tra piatti originali e semplici

La carta non è lunga, ma è originale e progettata con attenzione. Gli antipasti mettono in evidenza e valorizzano le eccellenze gastronomiche di tutta la regione: trota Regina di San Daniele; mazzancolle del golfo alla plancia; pollo croccante, rosa di Gorizia, cipollotto e salsa agrodolce; il classico prosciutto crudo di San Daniele DOP. Tra i primi piatti oltre ai classici tagliolini al pomodoro e basilico, si viene tentati dai tortelli di robiola, crema di verze stufate e guanciale.

Quattro sono anche le proposte tra le seconde portate: seppie in umido con il nero e polenta bianca, oppure filetto di ombrina, puré di patate, carciofini, arancia candita, foglie e frutti di cappero con salsa fumé. Come piatti di carne viene proposta la guancia di vitello, con radicchio tardivo e sedano rapa, oppure un hamburger di manzo, con fois gras, spinaci, tartufo e robiola. 

 

Grand Hotel Duchi d’Aosta
Piazza Unità d’Italia 2, Trieste(TS)
Tel. 040 7600011
info@duchidaosta.com
www.duchidaosta.com

 

 


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