Bonus ristorazione: previsti 600 milioni di euro

In questi giorni, in Parlamento è in discussione il bonus ristorazione. La norma prevede 600 milioni di euro destinati a quelle tante attività che hanno riaperto. Pizzerie, ristoranti e altri locali. Infatti, i ristoratori hanno saputo sostenere la grande crisi del settore durante il covid. E tutt’ora, stanno sostenendo costi molto alti per la riapertura.

L’articolo 58 del D.L. 104/2020 (Decreto Agosto), istituisce un contributo a fondo perduto a favore dei ristoratori. Lo scopo è di sostenerne la ripresa e la continuità della attività. Ma anche di ridurre lo spreco alimentare, valorizzando la materia prima del territorio. Infatti, include i prodotti vitivinicoli, quelli di filiere agricole e alimentari anche DOP e IGP.
 

 
Dunque le risorse finanziarie sono destinate alle imprese già in attività alla data di entrata in vigore del decreto-legge (14 agosto 2020) per aver sostenuto l’acquisto di prodotti. 
Hanno diritto le aziende registrate con codice ATECO:
– 56.10.11 (ristorazione con somministrazione),
– 56.29.10 (Mense) 
– 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).
 
La normativa specificando che potranno avere accesso a tale bonus solo certi esercizi commerciali. Infatti, le imprese devono avere un fatturato dei mesi da marzo a giugno 2020 inferiore ai tre quarti del fatturato e dei corrispettivi mesi marzo -giugno 2019. Per i soggetti che hanno avviato l’attività dal 1 gennaio 2019 non valgono i limiti di fatturato indicati.
 
Esiste anche una relazione tecnica del decreto sulla base del rapporto annuale 2019 di FIPE. Le attività che possono accedere al bonus, risultano 125.657 imprese. In particolare:
– 122.381 di cui al codice ATECO 56.10.11;
– 1871 di cui al codice ATECO 56.29.10;
– 1405 di cui al codice ATECO 56.29.20.
 
bonus ristorazione
 
Nel comma 3 dell’art. 58, ci sono le linee per la richiesta del bonus. I soggetti interessati possono presentare un’apposita istanza. Le modalità però saranno fissate con un successivo decreto.
L’importo del contributo sarà erogato in due tranches.
– Un anticipo del 90% al momento in cui la domanda verrà accettata. Devono essere presentati i documenti fiscali comprovanti gli acquisti effettuati. E deve essere presentata anche l’autocertificazione sulla sussistenza dei requisiti richiesti. 
– Il saldo del contributo verrà corrisposto una volta presentata la quietanza di pagamento. Questo dovrà essere eseguito con le modalità tracciabili previste dalla legislazione vigente (bonifico, assegno, ecc).
 
Altri ristoratori, invece, non hanno aperto. Perciò, sono previsti anche circa cinquemila euro per acquistare prodotti che devono essere esclusivamente made in Italy. Lo garantisce la Ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova.
Questo bonus dà una risposta a due problemi. Da un lato, quello dei ristoratori che rischiano di non aprire. Dall’altro, dà una risposta alle imprese agricole, dell’agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura. Tutte imprese con prodotti di eccellenza che vengono consumati soprattutto nella ristorazione. 


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