Ristorazione: clima di fiducia come nel 2019. I dati del Centro Studi Fipe

Le performance economiche

Stando ai dati del Centro Studi Fipe, nella visione delle imprese, lo scenario di mercato è abbastanza positivo. Nel secondo trimestre 2021 il saldo tra valutazioni positive e valutazioni negative sulla dinamica del fatturato dell’intero settore della ristorazione segna +6,7%. Il dato è in miglioramento sia rispetto al buio periodo del lockdown dello scorso anno ma anche e soprattutto rispetto allo stesso periodo del 2019. Nullo, invece, il saldo sulle performance delle singole imprese che si dividono equamente tra chi percepisce un miglioramento e chi un peggioramento. Nel confronto con lo stesso periodo del 2019 il saldo delle risposte guadagna 4,8 punti a livello di singole aziende. È un segnale importante da parte delle imprese che sentono più vicina la possibilità di una ripresa.

La clientela di bar e ristoranti

I giudizi sull’andamento dei flussi di clientela si posizionano sugli stessi livelli rilevati nel 2019 (-4,4 punti).

I costi e l’occupazione nei ristoranti

Anche per i costi di approvvigionamento ed i prezzi di vendita si rilevano valori in linea con il secondo trimestre del 2019. Restano negative invece le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione nel secondo trimestre dell’anno, pur mostrando un valore del saldo meno catastrofico rispetto al I primo trimestre. Il saldo si attesta (-14,7) e perde circa 14 punti nel confronto con il secondo trimestre 2019.

Le aspettative in un clima di fiducia

Le aspettative per il periodo luglio-settembre 2021 sono caratterizzate dalla mancanza di fiducia nel futuro. Nonostante la stagione estiva sia entrata nel vivo, la mancanza di turismo straniero e la paura di nuove misure restrittive alla mobilità generano pessimismo. Altro aspetto che, in questi ultimi giorni, sta generando incertezza è l’entrata in vigore del green pass obbligatorio per accedere ai pubblici esercizi a partire dal 6 agosto prossimo.

L’indicatore sintetico del clima di fiducia cresce di 73 punti nel confronto con il periodo gennaio-marzo 2021 e si attesta sugli stessi livelli rilevati al medesimo periodo del 2019.

Fonte: Centro Studi Fipe-Confcommercio

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