Contributi a fondo perduto per la ristorazione: una misura utile?

Cosa sono i contributi a fondo perduto? Quali sono i bandi aperti in Italia ora?

Per  contributi a fondo perduto si intendono delle attribuzioni di denaro a persone o imprese.  Questi non prevedono l’obbligo di restituzione né dei relativi interessi. Ecco il perché del nome “a fondo perduto”. Non essendoci l’obbligo di rimborso, chi eroga i soldi (es. un Comune) non pretende alcuna garanzia sulla disponibilità di un reddito.

Al momento sono attivi svariati bandi per contributi a fondo perduto 2022. Sono riservati a giovani, donne, imprese, partite iva e altre categorie. È un insieme di forni consistente, in particolare grazie alle risorse rese disponibili dal PNRR nel corso del 2022 e successivi.

contributi a fondo perduto

Per la ristorazione collettiva il via alle domande è partito il 6 giugno. Le domande per accedere al contributo a fondo perduto per la ristorazione collettiva potranno essere inviate fino al 20 giugno 2022 utilizzando i canali dell’Agenzia delle Entrate o il servizio web nel sito internet dell’Agenzia.

La misura si rivolge a tutte le imprese che svolgono servizi di ristorazione di comunità, ad esempio mense scolastiche, aziendali e ospedaliere che nel 2020 hanno avuto un calo di ricavi non inferiore al 15% rispetto al 2019.

Contributi a fondo perduto per la ristorazione: tempo fino al 20 giugno per inviare la domanda

Come detto, possono beneficiare degli aiuti tutte le imprese che operano nella ristorazione collettiva. Si tratta di imprese che nel 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15 per cento rispetto al fatturato del 2019.

Come si legge il decreto ministeriale del 23 dicembre 2021 che per imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva “si intendono le imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, quale, a titolo esemplificativo, ristorazione per scuole, uffici, università, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive, la cui attività, come comunicata con il modello AA7/AA9 all’Agenzia delle entrate ai sensi dell’articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 1972, n. 633, è individuata dai codici ATECO 2007.

Ci sono dei requisiti che le imprese devono soddisfare per ottenere i contributi a fondo perduto sono:

  • risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
  • avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
  • presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 per cento dai corrispettivi per i contratti per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità
    liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, con l’eccezione delle microimprese e piccole imprese, purché queste non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.

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