Cultura e Sapori nella Laguna di Nora dello chef Francesco Stara

Una striscia di terra sospesa tra mare e laguna, collegata con un istmo di terra battuta ospita il Ristorante Fradis Minoris. Integrato in un parco naturale, la struttura a zero impatto, si fonde con l’ambiente circostante nel pieno rispetto della biodiversità che lo popola.

laguna di nora

Le grandi vetrate e le sue terrazze si aprono sull’infinito del mare, in cui si staglia solo il profilo dell’antica città punico-romana di Nora. Mentre i piccoli sentieri tutt’intorno portano alla scoperta di rare specie animali e di un arcobaleno di profumi di erbe e radici selvatiche lì dove l’acqua dolce dei fiumi incontra lo iodio marino.

Fradis Minoris vede la luce grazie all’entusiasmo e la lungimiranza di due imprenditori sardi, Daniela Fadda e Giuseppe Ollano detto Gepi, che credono fermamente in questo progetto e lo portano avanti con passione e dedizione.

Da qualche anno Daniela e Gepi si avvalgono della collaborazione in veste di consulente dello Chef Claudio Melis del Ristorante “In Viaggio” 1 stella Michelin a Bolzano e Chef Patron del gruppo Esemdemi -Desire to Illuminate. Grande sostenitore di questo progetto che rispecchia appieno la filosofia che lo chef sardo porta avanti nei suoi locali Altoatesini.

francesco stara

Conosciamo lo Chef Francesco Stara

Dal 2020, Daniela e Gepi decidono di affidare le cucine di Fradis Minoris al Resident Chef Francesco Stara. Francesco nasce a Sassari gia’ circondato dall’ambito ristorativo con l’attivita’ della famiglia.

Una volta diplomato, si muove a Milano, per lavorare con lo Chef Andrea Provenzani al ristorante Il Liberty.

Succesivamente, si sposta nella capitale inglese per lavorare al ristorante Semplice allora 1 stella Michelin. Poi passa nelle cucine dello Skylon restaunt con la chef Helena Poulakka, e il ristorante Quirinale con lo chef Stefano Savio.

Francesco quindi decide di continuare la sua carriera professionale viaggiando e facendo esperienze lavorative in citta come Sao Paulo, St. Barth, Halifax, Sydney, al ristorante di Giovanni Pilu  2 cappelli, a Dubai per Marco Pierre White prima di diventare Executive Chef al ristorante e club di Roberto Cavalli al Fairmont Hotel.

Dopo Dubai ritorna a Londra per lavorare da Roka, il robatayaki –giapponese, per poi prendere in mano la cucina del ristorante Salut al tempo tra i migliori 50 ristoranti di Londra.

La sua esperienza estera si sposta in nord America nella costa atlantica Canadese dove, in co-proprieta’, avvia un concetto farm to table. Purtroppo chiude per la pandemia. Francesco Stara decide di tornare in Italia, per rincominciare il suo cammino nel paese in cui crede, e sbarca al Fradis Minoris.

La parola a Francesco Stara

“Credo fortemente nel potenziale della Sardegna e della sua grande storia. Mettendo la sostenibilita come tema necessario da applicare, lavoro rispettando l’equilibrio dei cicli di pesca locale, a basarmi sull’autoproduzione di materie prime, a praticare il foraging, e ad ascoltare la stagionalita della terra, e grazie alla collaborazione con i piccoli produttori cerco di conservare il  territorio, in maniera etica, applicando circolarita, basandomi sul gusto e la valorizzazione della tradizione ma con uno sguardo creativo alla modernita e all’internazionalita che mi porto dalle  esperienze in giro per il mondo, e usando come maggiore fonte di ispirazione l’armonia della natura che mi circonda”

Il pescato del giorno, grazie al nostro pescatore Mario, e’ catturato strettamente con tecniche tradizionali a basso impatto, ma con un grande sforzo fisico, tenendo sempre conto in maniera consapevole l’importanza e il bisogno di tenere i mari e gli stock sotto protezione per le prossime generazioni.

francesco stara

Una cucina sana e fresca

Gli ortaggi, le frutte e legumi biologici o biodinamici del vicino Campidano ci direzionano negli accostamenti. In alcuni casi, ad esserne protagonisti grazie allo spazio che hanno nei menu degustazione vegetariani/vegani. Questi ingredienti, che mani sapienti e rispettose coltivano e lavorano in modo etico, vengono poi trasformati attraverso lavorazioni e tecniche rispettose delle proprietà e caratteristiche organolettiche. Ma che aiutano ad esaltarne la freschezza anche attraverso le fermentazioni o le preservazioni più conosciute. Ad esempio, il sott’aceto o sott’olio per catturare il loro momento di maggiore espressione e portarlo avanti per creare nuovi sentori.

francesco staraLe alghe, le erbe spontanee e quelle salmastre sono uno di quei punti fondamentali dove siamo sempre in continua ricerca e sperimentazione per portarle in tavola sotto varie forme e concetti che diano stimoli e sensazioni uniche durante l’esperienza in tavola; ci aiutano a contestulizzare i profumi del territorio circostante e ci permettono di dare carattere ai  piatti  dove la cultura tradizionale dell’Isola cerchiamo di farla esprimere in modo moderno e consapevole riappropriandosi della sua fierezza e dignità.

Creatività ed eleganza caratterizzano i piatti di Francesco Stara

Ne scaturisce una cucina creativa, sobria ed elegante. Si riversano le esperienze passate riscoprendo e valorizzando un territorio. Si da vita ad un percorso gustativo energizzante. La tradizione si veste di nuovo e si proietta verso il futuro della gastronomia isolana che è ancora tutto da scrivere.

Completa l’esperienza una carta dei vini piccola ma con proposte quasi esclusivamente isolane. Piccoli produttori di vino naturale e biodinamico che ben si abbinano alle sfumature iodate ed acidule della cucina.


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