Dati confortanti nella ripresa post covid che premia la ristorazione

Possiamo veramente parlare di “post covid”, anche se la parola “pandemia” ogni tanto fa ritorno nei telegiornali e nei social. L’arrivo dell’estate e l’allentamento delle restrizioni, però, ci stanno facendo dimenticare i durissimi anni appena passati. Anni in cui, come ben sappiamo, la ristorazione ha subìto grandi cambiamenti. E possiamo proprio dire che il covid ha favorito la digitalizzazione. Distanze e sicurezza nei locali hanno portato i ristoratori a ripensare i menù in forma digitale, con qr code e siti dedicati. Anche i pagamenti digitali hanno riscontrato un incremento notevole, sia al ristorante che per le prenotazioni online per il delivery. 

L’era post covid che premia la ristorazione

L’emergenza sanitaria, quindi, non ha solo “aiutato” ad integrare la tecnologia nella quotidianità. Ha anche amplificato alcuni cambiamenti che, negli anni, è stato difficile portare a termine. E questo sta aiutando anche nel periodo post covid.

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Nel 2019-20 tra restrizioni e limitazioni dai lockdown, le attività ristorative in Europa hanno risentito di un calo del 38%. In Italia, del 36%. Le vendite sono arrivate ai 250 miliardi di Euro nel 2021. 6,4 milioni le persone impiegate nel settore in Europa. Con la riduzione delle restrizioni si è registrata una crescita del 23% anche in Italia, con 62 miliardi di Euro di vendite e l’impiego di 1 milione di persone.

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Post covid si registrano numeri positivi

I dati sono stati pubblicati in un’analisi di TheFork che ha realizzato un report per i suoi 15 anni di attività. Dallo studio, svolto in collaborazione con Euromonitor, emerge che l’industria della ristorazione è una delle più grandi componenti dell’economia in Europa. Parliamo di oltre 326 miliardi di euro nel 2019 e una crescita del 3% nel periodo 2016-2019. Stessa valutazione per l’Italia. Nel 2019 la ristorazione ha contato 78 miliardi di euro, con una crescita dello 0,7% tra il 2016 e il 2019.  

I ristoranti si confermano essere il format più scelto in Europa, registrando nel 2021 97 miliardi di euro con un valore del 39% e più di 326.000 locali. Storia simile in Italia, con 31 miliardi di euro nel 2021, ovvero il 50% del valore e oltre 92.500 indirizzi. 


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