Fondo ristorazione 2022/2023: via libera a 56 milioni di euro

Il Ministro Patuanelli ha firmato il decreto. Soddisfatto il Tavolo della Gastronomia, che registra un altro risultato

Pochi giorni fa vi avevamo parlato del contributo a fondo perduto per la ristorazione collettiva. Ora, è il momento di una seconda bella notizia per il settore. È stato, infatti, firmato un fondo da 56 milioni per la ristorazione. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Fondo ristorazione: cos’è e quanti soldi vale?

Fortemente voluto dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, il Fondo ristorazione 2022 e 2023 è un contributo a sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Ha una dotazione finanziaria totale di 56 milioni di euro. 25 milioni di euro sono destinati all’anno in corso, i restanti 31 milioni sono per il 2023, a valere sulla Legge di Bilancio.

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Il Tavolo della Gastronomia, a cui fanno parte Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, Associazione Professionale Cuochi Italiani, Charming Italian Chef e Jeunes Restaurateurs d’Italia, registra quindi un altro importante risultato.

Chi sono i beneficiari di questo Fondo ristorazione?

A beneficiare dei soldi del fondo sono le imprese di ristorazione con somministrazione, le pasticcerie e le gelaterie iscritte da almeno 10 anni al registro delle imprese. In alternativa quelle che, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del decreto, hanno acquistato prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), SQNZ (Sistema di qualità nazionale zootecnica) o ancora prodotti biologici. Per la ristorazione la quota stabilita è fissata al 25% degli acquisti totali, per la pasticceria e la gelateria al 5%.

Le parole di Carlo Cracco

“Quello di oggi è un importante traguardo. Dimostra ancora una volta che siamo capaci di poter avanzare istanze concrete e strutturate” è il primo commento dello chef Cracco. “In questo modo la politica ci ascolta – continua – e si pone sullo stesso piano. La lista delle cose da fare a nostro avviso è più ampia e l’abbiamo condivisa con il Governo in più momenti di confronto. Mi auguro che questi siano solo i primi passi di un percorso lungo e sempre più efficace che riconosca la ristorazione di qualità del nostro Paese conferendole il giusto valore di volano della filiera del nostro comparto”.

La soddisfazione di Gian Luca De Cristofaro

“Un impegno notevole per una sfida mai affrontata prima” conferma nel comunicato stampa Gian Luca De Cristofaro, direttore tecnico scientifico dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e coordinatore di #FareRete. “Una parte importante della ristorazione italiana si è dimostrata unita e coesa. Visione e metodo hanno portato a risultati fino a poco tempo fa incredibili, sotto gli occhi di tutti. Tutto questo dimostra che si può fare”.


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