Fruitimprese, export a 4 milioni di tonnellate

L’esportazione delle imprese italiane nel comparto ortofrutta ha segnato nel 2015 un incoraggiante +3,4%, raggiungendo e superando le 4 milioni di tonnellate, per un valore totale pari a 4,54 miliardi di euro di prodotti. L’incremento percentuale delle vendite rispetto all’anno precedente è a doppia cifra: + 10,9%, con una crescita in volumi del 3,4%. Di pari passo a questo si registrano aumenti anche nei valori in ingresso nel nostro paese: 3,5 milioni di tonnellate, con un incremento del 18,6% che ha determinato una caduta del saldo attivo commerciale del 17,8%, attestatosi a poco più di 715 milioni di euro. Gli italiani, insomma, sono diventati più “green”
 
I numeri sono stati diffusi dal presidente di Fruitimprese, l’Associazione Imprese Ortofrutticole che rappresenta le imprese di produzione, commercializzazione, esportazione ed importazione di frutta e verdura, durante un convegno svoltosi a Roma nei giorni scorsi. Marco Salvi ha commentato così: “Il dato relativo all’export è particolarmente positivo se si considerano alcuni fattori che hanno condizionato negativamente lo scenario internazionale, come l’embargo russo, l’instabilità nella regioni del Nord Africa e Medio Oriente e l’incertezza economica in Cina e in Estremo Oriente. Le imprese del settore, in particolare le associate a Fruitimprese, hanno dimostrato vivacità e competitività”.
 
“Le nostre aziende – ha continuato il presidente – devono affrontare i mercati in modo nuovo e, aggregate e organizzate, devono mantenere un ruolo centrale quali attori principali del processo di potenziamento dell’attività di internazionalizzazione. Tuttavia è prioritario poter contare sull’attività di accompagnamento e tutoraggio delle istituzioni. Ribadiamo quindi con forza la revisione dell’attività della cabina di regia per l’export, affinché veda al suo interno la presenza diretta delle imprese esportatrici abituate a confrontarsi giornalmente con il mercato. Ribadiamo anche la necessità ormai non più rinviabile di un’unica regia della gestione comunitaria degli accordi bilaterali per l’export nei Paesi terzi“.
 
fonte: ansa.it


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