Il Granchio Blu minaccia le vongole: la ristorazione non può essere la risposta

L’Italia, patria della cucina tradizionale e dell’amore per il buon cibo, si trova ad affrontare una nuova sfida culinaria e ambientale: il Granchio Blu. Nonostante l’entusiasmo suscitato dai ravioli al granchio blu serviti nei rinomati ristoranti di Eataly a Torino, Milano, Roma, Genova e Trieste, sembra che questa iniziativa non sia sufficiente a salvare le vongole italiane dalla minaccia di questa specie aliena.

L’Italia di fronte al Granchio Blu non si piega

Paolo Tiozzo, vicepresidente di Fedagripesca-Confcooperative, commenta con amarezza che le iniziative culinarie, pur pittoresche, non sono influenti nella lotta contro il Granchio Blu. La crisi si riflette anche sul fronte economico, con i produttori di vongole che lamentano una drastica riduzione del 70% del loro prodotto rispetto al 2022. Per fronteggiare questa emergenza, Tiozzo suggerisce una pesca intensiva dei granchi, utilizzando strumenti mirati e con il supporto della ricerca scientifica per contenere l’invasione.

Un sondaggio condotto da Fedagripesca-Confcooperative rivela che, nonostante la curiosità, gli italiani preferiscono ancora gli spaghetti alle vongole, confermandoli in cima alla lista delle proposte ittiche più amate. Tuttavia, sorprendentemente, otto italiani su dieci sarebbero disposti ad assaporare piatti a base di Granchio Blu.

Granchio Blu

L’impatto economico sulla pesca

La crisi non riguarda solo la cucina italiana, ma anche il settore economico dei pescatori. Mentre negli Stati Uniti il Granchio Blu viene venduto a 100 euro al chilo, in Italia i pescatori si trovano costretti a scartare il 90% degli esemplari, guadagnando al massimo 1,50 euro al chilo. Questo è dovuto alla mancanza di una cultura gastronomica legata a questo prodotto nel nostro Paese.

Per attirare l’attenzione sulla crisi in corso, i pescatori di Goro, Porto Tolle e Comacchio hanno scelto di inviare alla presidente Giorgia Meloni delle cartoline a tema Granchio Blu durante le festività. Un gesto simbolico per sottolineare l’urgenza di affrontare la questione in modo serio e trovare soluzioni che garantiscano la sopravvivenza delle vongole italiane e la sostenibilità del settore della pesca. Solo attraverso l’impegno congiunto di autorità, ricercatori e consumatori sarà possibile contenere l’emergenza e ristabilire sulla tavola italiana la bontà delle vongole Made in Italy.


Potrebbero interessarti anche