Il ristoratore che ha paura dell’intelligenza artificiale

Lorenzo Ferrari

3 modi in cui l’intelligenza artificiale cambia il gioco per i Ristoratori

I ristoratori più accorti se ne sono già resi conto: l’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando le regole del gioco.
Più di qualcuno prenderà la mia affermazione come esagerata, pensando che sia il classico dei “geek” in preda ad un’altrettanto classica “euforia da novità”. Niente di più lontano dal vero: sono una persona parecchio resistente alla tecnologia e non mi lascio entusiasmare facilmente.
Sostengo che l’AI sta cambiando le regole del gioco perché vedo i risultati nella pratica quotidiana. Ecco 3 modi in cui l’intelligenza artificiale sta già cambiando… Tutto.

Intelligenza artificiale per la gestione di inventario e ordini

Le AI sono in grado di analizzare numeri, dati, grafici e fogli di calcolo, anche complicatissimi. Dall’analisi estraggono output immediatamente applicabili alla gestione ordinaria. Di fatto oggi, chiunque sappia utilizzare un computer, ha a
disposizione un assistente che tiene traccia di ogni ingrediente nel vostro inventario, ogni prodotto sullo scaffale del magazzino, in grado di predirre cosa e quanto ordineranno i clienti, quindi quando, quanto e cosa rifornire, riducendo gli sprechi e ottimizzando gli acquisti.

Prevedere e migliorare l’esperienza del cliente

Passando dal magazzino alla sala, non stupisce che l’AI riesca ad analizzare anche i dati di vendita. Facendolo, è facile scoprire le preferenze e i comportamenti d’acquisto dei propri ospiti: cosa ordinano, in che momenti del giorno o della settimana, quanto spendono e persino quanto potrebbero essere disposti a spendere.
Questi dati rappresentano per l’AI dei potenti “indizi” che permettono di suggerire altri piatti, altri ingredienti potenzialmente interessanti, persino prodotti o ricette che potrebbero incontrare i gusti della clientela. In poche parole è facile creare il piatto giusto, al prezzo giusto, per il cliente giusto. Incrociando tra loro i dati di vendita e una miriade di dati da una grandissima varietà di fonti globali, si possono identificare tendenze emergenti nel cibo e nelle bevande.

Questo può aiutare a rimanere al passo con le novità, incorporando elementi innovativi nel proprio menù. Per esempio, se una particolare spezia o
ingrediente sta guadagnando popolarità in un’altra parte del mondo, potreste essere i primi nel vostro quartiere a introdurla.

Spunti creativi su ricette e menù: intelligenza artificiale a rapporto!

Non solo l’AI è in grado di suggerire piatti e ricette, ma persino di consigliare spunti creativi per migliorare quelle esistenti, così come dare nomi evocativi e unici, scrivere descrizioni interessanti e coerenti e suggerire impiattamenti fornendo reference disegnate direttamente dall’AI. Il tutto senza competenze di programmazione o informatiche: è sufficiente saper interagire con una chat.
L’AI non è un Nemico, ma un Partner di Valore. L’era dell’AI è qui, e vi invito ad abbracciarla. Non solo per stare al passo con i tempi, ma per migliorare il vostro business in modi che forse non avete ancora immaginato. L’AI non è qui per sostituirvi, ma per lavorare al vostro fianco, rendendo ogni aspetto della gestione del ristorante più efficiente, personalizzato e innovativo.