L’Antitrust multa i distributori di cibi e bevande. Arriva il ricorso al Tar

Confida ha annunciato di voler far ricorso al Tar della regione Lazio contro la decisione dell’Antitrust, annunciata lo scorso 14 giugno, secondo cui le principali imprese operanti nel settore dei distributori automatici di cibi e bevande e l’associazione di categoria, tra il 2010 e il 2014, avrebbero posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza volta alla ripartizione della clientela e all’innalzamento coordinato dei prezzi, violando di fatto l’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea. L’Autorità garante ha quindi annunciato pesanti sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 100 milioni di euro, infliggendo a Confida una multa da quasi 200.000 euro.
 
L’associazione non condivide le conclusioni a cui è giunta l’Antitrust, perché si ritiene nel giusto ed è convinta di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole vigenti poste a tutela della concorrenza e dei consumatori. Secondo Confida, infatti, le conclusioni dell’Authority sembrerebbero il frutto di un totale travisamento delle regole di funzionamento dei mercati della distribuzione automatica e delle logiche che li sottendono.
 
I comportamenti ascritti a Confida, secondo l’associazione stessa, non avevano né finalità né effetti anticoncorrenziali in quanto ha sempre operato nell’interesse esclusivo dei clienti e dei consumatori finali, nel rispetto delle proprie competenze statutarie.
 
fonte: Distribuzione Moderna
 
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