Oggi parliamo di plastic tax. La Legge di Bilancio 2020 è l’ex “legge di stabilità” (prima ancora chiamata “legge finanziaria). Il testo definitivo è composto da 19 articoli ed è stato approvato dalla Camera con 312 voti favorevoli, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019, nonostante le forti critiche provenienti dall’opposizione circa alcuni punti.
Nello specifico, la Legge n°160 del 27/12/2019 e pubblicata in GU n° 304 del 30/12/2019, contiene molte novità e per alcune di esse ci sono state rimodulazioni e rinvii, come per la plastic tax che scende a 45 centesimi al chilo o la sugar tax rinviata ad ottobre.
La Legge di Bilancio è in vigore dal 01 gennaio 2020 e prevede importanti misure in materie di sanità, fisco, pagamenti elettronici, ambiente, famiglia e lavoro.
Per quanto riguarda la plastic tax, viene istituita un’imposta sul consumo dei “MACSI”, cioè manufatti in plastica ad uso singolo e che vengono utilizzati per il contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o prodotti alimentari.
L’imposta è fissata a 45 centesimi di euro per chilogrammo di plastica e il mancato pagamento comporta la sanzione amministrativa dal doppio al declupo dell’imposta evasa. È previsto però, che tale sanzione non sia inferiore a 500 euro. In caso di ritardato nel pagamento dell’imposta, si applicherà una sanzione amministrativa pari al 30% dell’imposta dovuta, anch’essa non inferiore a un tetto, cioè 250 euro.
La plastic tax, però, non partirà da gennaio ma da giugno 2020 e non verrà applicata su manufatti computabili, su dispositivi medici e Macsi adibiti per la protezione di medicinali. Infine, tale norma prevede anche un credito di imposta alle imprese operanti nel settore delle materie plastiche e produttrici di Macsi per l’adeguamento tecnologico, finalizzato alla produzione di manufatti compostabili.