Marketing e ristorazione, le 3 mosse vincenti a costo zero

Il segreto di una qualsiasi attività commerciale? Il cliente. Lo è stato da sempre, lo hanno detto Peter Druker: “il solo centro di profitto è il cliente”; Conrad Hilton: “Se non state servendo un cliente trovatene uno”; Bob Wayland: “Il paradigma è mutato. I prodotti vanno e vengono. Oggi l’unità di valore è la relazione con la clientela”.

Marketing e ristorazione: le tre regole

Prima regola: soddisfare il cliente

Soddisfare il cliente, sorprenderlo sono alcune delle attività di base che ti permetteranno di migliorare il tuo marketing! Se pensi di non essere in grado di relazionarti correttamente con la tua clientela devi assolutamente continuare a leggere questo articolo. Vedremo come creare a costo zero un sistema attraverso il quale relazionarti con la tua clientela e aumentare i profitti del tuo Ristorante. Ovviamente i principi base andranno poi adattati al tuo contesto.

Alcune prime domande.
Perché un Cliente dovrebbe venire da noi? Cosa offriamo di diverso dagli altri? Chi sono i nostri competitor? In cosa son più bravi di noi? Perché lavorano di più del nostro punto vendita?
La situazione potrebbe cambiare a breve con accorte strategie di marketing a costo zero.
Mettiamoci nei panni del cliente; strutture bellissime, oggi, non bastano più! Il cliente vuole qualche altra cosa da noi: un servizio personalizzato!
 
Se pensi che il tuo personale sappia esaudire tutte le richieste del tuo cliente non sei ancora sulla buona strada. Perché? Serve personale che sappia vendere, che sappia valorizzare quei prodotti esclusivi, poco conosciuti che solamente tu – in un certo raggio di chilometri – riesci a realizzare. Conoscere bene ciò che si può vendere è la prima strategia (può sembrare banale), da mettere in campo.

Marketing ristorazione
Sediamoci in un Bar per un aperitivo e facciamo la prova. Qualcuno mi offre qualcosa di diverso? O ci lasciano in balia del solito Spritz e spesso neppure ben fatto? Ci offrono un Hugo? Un cocktail della casa? Un qualcosa di unico? Ce lo sanno descrivere e raccontare?
Ecco stiamo entrando in quello che definiscono IL New Positioning: differenziarsi per sopravvivere alla competizione ed avere successo.

Seconda regola del marketing in ristorazione: la differenziazione

Dobbiamo diventare esperti di un certo prodotto, del nostro prodotto. Lo dobbiamo far diventare il nostro core-business, dobbiamo fare in modo di essere efficienti e dobbiamo trasmettere queste conoscenze a tutto il personale.

La comunicazione

Per valorizzare al massimo queste esperienze dovremmo usare tutti gli strumenti dell’era dei social. Il menù del sito web con immagini adeguate e accattivanti, il blog aziendale, le community e ovviamente i social network in modo da suscitare nel cliente la curiosità e il desiderio di seguirci.
Un lavoro aggiuntivo forse a ciò che abitualmente facciamo, ma il nostro obiettivo è coinvolgere nuovi clienti, incuriosirli e stabilire con loro una schietta relazione tanto da spingerli a tornare da noi, ancora una volta. E i vecchi clienti? Anche loro vanno coccolati con strategie ad hoc…

Il menù

Come si presenta il nostro menù?
È pulito? È Chiaro? Si riesce a capire subito dove trovo i prodotti che un cliente potrebbe cercare?
Siamo sempre in una Caffetteria, ma dove trovo le insalate e dove trovo le torte, come sono suddivise? Il cameriere mi porge il menù con un’attenzione diversa in base alla fascia oraria?
 
Avete mai pensato a fare delle combinazioni per cercare di aumentare il fatturato complessivo? No, dovreste pensarci invece!
Lavenson James diceva “pensa alle fragole…” Non realizzava menù, ma proponeva a tutti i suoi clienti aperitivo e dessert. Il risultato fu fantastico in termini economici.

Marketing ristorazione

Terza regola: non aver paura di produrre

Proponete i vostri prodotti con offerte, senza offerte, raccontando una storia, anticipando le esigenze del cliente, insomma siate creativi. Voi conoscete i vostri gusti, seguiteli spesso anticipano quelli dei vostri stessi ospiti! Non dobbiamo lasciare mai nessuno senza aver proposto almeno qualche nostra specialità. Vi dirò di più, se proprio il cliente non vuole nulla, vendete il territorio, il vostro territorio. Un buon consiglio può essere più dolce di un babà!


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