Natale al ristorante tra rincari e incertezze: cosa dobbiamo aspettarci?

Andrea Colavitti

Andrea Colavitti

Mancano solo poche settimane all’arrivo di una delle festività più sentite per la tradizione italiana: il Natale. E le prospettive non sono delle più rosee. Secondo una stima della Confcommercio, più del 70% degli italiani sta stringendo la cinghia per risparmiare in vista delle spese natalizie. Caro energia, bollette e stipendi bassi metteranno a rischio il pranzo delle feste?

Caro bollette e inflazione spegneranno il Natale al ristorante? 

Tutti sappiamo quanto sia forte la voglia di stare assieme, di ritrovare parenti ed amici per scambiarsi gli auguri attorno una tavola imbandita. Ma spesso e volentieri accontentare voglie e portafoglio sta diventando sempre più difficile. Numerosi ristoratori hanno ormai da anni abbandonato l’idea del cenone o pranzo di Natale a menu dedicato per rilanciare l’idea del menu a la cartè cosi da non vincolare il cliente ad un prezzo fisso.  Se questo da un lato viene premiato per la maggiore libertà, dall’altro pone il ristoratore in una situazione di mancanza di sicurezza sui coperti occupati.

Natale al ristorante

Come ovviare all’inghippo? Potenziare il take away!

La pandemia ci ha sicuramente insegnato che investire nel futuro significa guardare a tutti i mercati disponibili e questo può essere un grande campo inesplorato. Premettendo che non tutte le tipologia di ristorazione possono a livello tecnico fornire un menu da replicare pronto a casa, vedi stelle Michelin o ristoranti gourmet per la tecnicità del piatto, molti altri invece possono dare il loro contribuito a far sentire il cliente coccolato con costi minori nel calore della propria abitazione.

Ne segue quindi il mercato fiorente del packing che negli ultimi due anni ha triplicato i suoi affari: vaschette monouso, posate riciclabili e doggy bag accattivanti sono l’emblema di una buona riuscita del take away. Ordiniamo e mangiamo a domicilio ma con l’attenzione del ristorante. Ci  nutriamo ma con un occhio alla ambiente: tutto deve essere biocomponibile o smaltibile nella raccolta differenziata. Grafiche e decori allietano vista e palato. Cosa dire insomma? Il mondo della ristorazione cambia, si evolve e non si ferma mai.


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