Professione barman: regolamentare il settore della somministrazione degli alcolici

Andrea Montaresi

Qualità e professionalità sono gli unici strumenti per ripartire. Intervista a Federico Salvetti

Federico Salvetti

Intervista a Federico Salvetti

Anche per il settore beverage queste sono state settimane difficili, incontriamo il segretario nazionale FIB – Federazione Italiana Barman – Federico Salvetti per capire da dove si riparte e soprattutto come?
Ripartiamo dalla valorizzazione della professionalità. Dobbiamo cogliere l’occasione per fare finalmente un salto di qualità rispetto alla figura del Barman.
Da anni come Federazione Italiana Barman oltre a tutte le iniziative svolte in termini di formazione, portiamo avanti un progetto per differenziare e regolamentare il settore della somministrazione alcolici. L’istituzione di un patentino da Barman.

Di che cosa si tratta?
FIB propose già in occasione della sua audizione in Senato un contratto di lavoro specifico dedicato alla somministrazione. Questo non rientra nel contratto generalizzato del settore turistico. Lo scopo è mantenere uno standard qualitativo elevato e tutelare la salute dei fruitori. Un vero e proprio patentino da Barman. Tutti coloro che sono addetti a tale somministrazione devono avere le competenze e un bagaglio deontologico tale da non arrecare danno alla salute degli individui.

Qual è il rischio?
Se non andiamo in questa direzione, i locali non daranno un servizio con standard elevati e perderanno soldi con dosi di somministrazione sempre più ampie. Il fruitore del servizio rimarrà scontento oppure verrà educato a bere alcol in modo pericoloso, soprattutto i più giovani.

Quindi attualmente la qualità non è al primo posto?
Non sempre. Gran parte dei locali, per motivazioni economiche, scelgono ragazzi inesperti. Ragazzi che svolgono la nostra professione senza la necessaria passione né competenza e solo come secondo lavoro o a chiamata. Dopo la crisi che stiamo attraversando sarà ancora peggio, per questo è necessario non aspettare oltre e ripartire dalla qualità e dalla certificazione della professionalità.

Cosa si può fare?
Aprire subito un tavolo operativo con le istituzioni. Federazione Italiana Barman si propone nuovamente come interlocutore serio. Noi ci siamo e siamo convinti che la qualità fa la differenza. Bere di qualità e consapevole è il futuro.

A proposito di futuro, so che avete iniziato un progetto molto interessante.
Il futuro è in mano ai giovani per questo abbiamo deciso di fornire formazione gratuita. In queste settimane di chiusura delle scuole, tramite la piattaforma scolastica Google Meet, abbiamo svolto lezioni online per i ragazzi delle scuole alberghiere.
Hanno già aderito più di venti istituti in tutta Italia, dalla Sicilia alla Lombardia. Per noi è un investimento, siamo convinti che la filosofia della qualità con i ragazzi sia in buone mani.

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