Quando va usato l’olio d’oliva: a crudo o per friggere?

Elisabetta Bernardi

Elisabetta Bernardi

L’olio d’oliva fa parte della dieta mediterranea. Ma lo utilizziamo nelle giuste “occasioni” e “condizioni”? Ecco le risposte alle domande più frequenti sull’olio d’oliva.
olio evo oliva

Come va usato l’olio d’oliva? A crudo? Per friggere?

Ci vuole buon senso. Bisogna utilizzare un buon olio, che non può costare meno di 8-10 euro al litro per condire a crudo, per utilizzarlo per la merenda o la colazione (la migliore merenda al mondo è una fetta di pane con olio buono e un pizzico di sale) e per cucinare quando la preparazione del piatto non necessita di grandi quantità.
Quelli che troviamo in offerta che riusciamo a prendere anche a un buon prezzo, ma che sono anche di buona qualità possiamo utilizzarli per friggere. L’olio migliore per la frittura è l’extra vergine di oliva: mantiene, ad esempio, in misura maggiore gli omega 3 del pesce e le sostanze protettive degli ortaggi.

Quanto tempo l’olio d’oliva mantiene le sue proprietà? Per quanto tempo possiamo conservarlo?

L’olio non ha una vera scadenza: l’olio è un mezzo conservante! Giuridicamente esiste la terminologia “da consumare preferibilmente” e per l’olio se si consuma entro 12-18 mesi la qualità rimane al top. Generalmente si consiglia di non andare oltre i 24 mesi. Per conservare le proprietà dell’olio è bene non esporlo a temperature elevate o troppo basse, quindi né troppo al caldo, né troppo al freddo, bensì al fresco (a 16-18°C, al massimo a 20°C).
Non tenetelo mai vicino ai fornelli o al termosifone. Scegliete una bottiglia scura per aiutare a proteggerlo dalla luce, che può velocizzare l’ossidazione.


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