Come ridurre gli sprechi alimentari negli esercizi pubblici?

Il 14 settembre 2016 è entrata in vigore la c.d. Legge Gadda contro gli sprechi alimentari (L.166/2016) che contiene alcune disposizioni di interesse per i pubblici esercizi che vogliono donare, a fini di solidarietà sociale, le eccedenze alimentari prodotte nei propri locali.

In particolare, la Legge Gadda prevede la semplificazione degli adempimenti burocratici per le donazioni di derrate alimentari agli enti pubblici e del Terzo Settore, l’incentivazione dell’utilizzo della c.d. doggy bag per i clienti e la possibilità della riduzione della tassa sui rifiuti (Tari) per gli esercenti più virtuosi.

Cosa sono le eccedenze alimentari?

“I prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto, sono invenduti o non somministrati per carenza di domanda; ritirati dalla vendita in quanto non conformi ai requisiti aziendali di vendita; rimanenze di attività promozionali; prossimi al raggiungimento della data di scadenza; rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti; invenduti a causa di danni provocati da eventi meteorologici; invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione; non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell’imballaggio secondario che non inficiano le idonee condizioni di conservazione”

Le azioni di Fipe contro lo spreco alimentare

Fipe è da sempre attenta al tema degli sprechi alimentari e, ad un anno dall’entrata in vigore della legge, si riportano le azioni e le attività che sta seguendo sul tema. Nel dettaglio:
1) Incontri e collaborazione con la prima firmataria del provvedimento On. Gadda per diffondere ed implementare la Legge presso i pubblici esercizi, che hanno visto, anche, la partecipazione dell’Onorevole ad una tavola rotonda Fipe ad Host 2017.
2) Partecipazione di Fipe al Tavolo di coordinamento contro gli sprechi alimentari istituto presso il Mipaaf.
3) Progetto diffusione c.d. doggy bag, che prevede un accordo con Comieco per la loro fornitura e promozione di un concorso per trovare un nuovo nome italiano a questo utile strumento.
4) Realizzazione di un’infografica semplice ed immediata per gli esercenti su cosa devono fare per donare le loro eccedenze alimentari e beneficiare delle diverse agevolazioni fiscali previste.
5) Invito alla sensibilizzazione delle amministrazioni locali sul tema, soprattutto in relazione alla possibilità di una riduzione della Tari da parte dei Comuni per le imprese che cedono gratuitamente derrate alimentari.

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