Sapevi che servono 1.260 litri di acqua per preparare una pizza?

Si continua a parlare di crisi idrica e la Giornata Mondiale dell’Acqua promossa dalle Nazioni Unite è un momento di riflessione su come utilizziamo le risorse idriche ogni giorno. E si comincia proprio dall’alimentazione. “La produzione di cibo a livello globale consuma intorno al 70% delle risorse mondiali di acqua dolce”, secondo il rapporto FAO “Food Wastage Footprint“.

Pensi mai all’acqua “nascosta”?

Lo spreco alimentare impatta moltissimo sull’ambiente. Ridurlo significherebbe ridurre anche lo spreco di acqua. Infatti, non si pensa mai all’acqua “nascosta” in quello che mangiamo. A sollevare la questione è l’app anti spreco Too Good To Go. Per la Giornata mondiale dell’Acqua, infatti, la compagnia ha scelto di mettere in evidenza la quantità d’acqua che serve per la produzione degli alimenti che consumiamo ogni giorno. Un esempio? La crescita di una mela richiede circa 125 litri d’acqua e buttarla significa sprecare anche le risorse utilizzate per la sua produzione.

La quantità necessaria varia in base al luogo di produzione e del metodo utilizzato, ma i dati che seguono (fonte: Water Footprint) offrono comunque un’indicazione di quanta acqua serva per la produzione dei vari alimenti. 

acqua per preparare una pizza

1.260 litri di acqua per preparare una pizza: ecco perché

Per la produzione di ogni cibo occorre tantissima acqua. Basti pensare alla pizza: bisogna considerare la produzione della farina (e ancora prima del grano), della mozzarella e della passata di pomodoro.

Pizza: pensando a 725 gr di pizza margherita, l’impronta media globale  è di 1.260 litri di acqua per preparare una pizza. Il 50% è impiegato per la produzione della mozzarella, la farina di grano tenero coinvolge il 44% dell’impronta e la passata di pomodoro circa il 6%.
Pasta: l’impronta idrica media globale del grano è di 1.827 litri/kg, ovvero 913 litri per un pacchetto di 500 gr. L’80% è utilizzato per coltivare il grano, ma naturalmente varia a seconda della provenienza. La pasta prodotta con grano italiano, per esempio, ha un’impronta idrica di 1.410 litri/kg.
Cioccolato: per produrre 1 kg di cioccolato occorrono circa 17.000 litri di acqua che viene utilizzata principalmente per la coltivazione e la lavorazione dei semi di cacao. Per circa 100 gr di cioccolato servono quindi 1.700 litri d’acqua.
Insalata: l’impronta idrica media globale della lattuga in Italia, per esempio, è di 240 litri/kg.
Carne di manzo: per ogni chilogrammo di prodotto, la carne ha un’impronta idrica superiore ai prodotti vegetali. Si stimano circa 15.400 litri/kg di impronta idrica nel caso di carne di manzo.

Si può ridurre lo spreco alimentare?

L’app antispreco Too Good To Go ha appena festeggiato i 200 milioni di pasti salvati. Sono più di 62 milioni gli utenti che la utilizzano ed è testimonianza di come le aziende possono fare la loro parte per il bene dell’ambiente. Lo spreco alimentare ha conseguenze negative su tante risorse preziose, (l’acqua, il terreno e l’energia) ma aggrava anche le emissioni di CO2. Il traguardo registrato dall’app ha contribuito a risparmiare l’equivalente di 500.000 tonnellate di CO2

In questi primi mesi in Italia 6 milioni di utenti e 24.168 aziende hanno già risparmiato più di 12 milioni di pasti, a differenza degli oltre 5 milioni solo nel 2022.

 


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