Vino: via libera alla vendemmia verde. Stanziati 100 milioni

Bellanova: "Misura importante per le imprese e condivisa con le Regioni. Utile per migliorare la qualità del vino e sostenerne la competitività"

La Conferenza Stato-Regioni ha sancito giovedì 9 luglio l’intesa sul decreto Mipaaf, da adottare di concerto con il Mef, che attiva per la campagna 2020/2021 la misura della riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine ed a indicazione geografica, la cosiddetta vendemmia verde, con un investimento pari a 100 milioni di euro.

Con l’intervento, molto atteso dalla filiera vitivinicola, e che si aggiunge alla misura distillazione di crisi del vino comune già attivata a fine giugno, si punta a dare risposte concrete ad un settore duramente colpito dall’emergenza Covid, soprattutto per il blocco del canale Ho.Re.Ca.

vendemmia verde bellanova

Obiettivo riequilibrio con la vendemmia verde

La riduzione volontaria delle uve di vini DO e IG, oltre ad avere come obiettivo il riequilibrio di un mercato in difficoltà, evidenzia la Ministra Teresa Bellanova, “punta a migliorare la qualità del nostro vino, per renderlo più competitivo su di un mercato che purtroppo sarà in sofferenza anche il prossimo anno. Con le risorse messe a disposizione – prosegue il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – puntiamo a coinvolgere una superficie di circa 140 mila ettari, vale a dire il 40% della superficie viticola italiana destinata a vini di qualità e a ridurre mediamente di 3 milioni di quintali l’uva destinata alla vinificazione della prossima campagna, cui corrispondono circa 2 milioni di quintali di vino”.

I produttori che decideranno di aderire alla misura avranno a disposizione un modello di domanda estremamente semplificato e pre-compilato, nel quale saranno quantificati gli obiettivi produttivi che ogni azienda dovrà raggiungere per ottenere il premio previsto. Dopo la distillazione di crisi, prosegue quindi con grande determinazione l’impegno del Ministero per garantire risposte concrete alla filiera vitivinicola; questo provvedimento attuativo arriva infatti ancora prima della conversione in legge del DL 34/2020 che ha stanziato le risorse destinate alla misura.


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