Accordo Europa-Giappone: stop ai dazi doganali

Firmato l’accordo di libero scambio tra l’Europa e il Giappone, e così una svolta anche per il settore agroalimentare europeo.
 
L’accordo di partenariato economico incrementerà gli scambi di beni e servizi e creerà opportunità di investimento. Rafforzerà ulteriormente la posizione degli esportatori e degli investitori dell’UE nel vasto mercato giapponese, prevedendo al contempo solide garanzie per la salvaguardia degli standard e dei valori dell’UE. Contribuirà inoltre a consolidare il ruolo di guida dell’Europa nella definizione delle norme commerciali globali e lancerà il seguente segnale forte: la risposta giusta alle sfide globali è la cooperazione, non il protezionismo.

L’accordo Europa-Giappone e lo stop ai dazi doganali

Il Jefta (Japan-Ue free trade agreeement) è il più importante negoziato tra le due aree economiche che vedrà un’area di libero scambio che riguarda quasi un terzo del Pil mondiale. A firmare nella città di Tokyo, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe.

stop ai dazi doganali  
L’accordo prevede la sottoscrizione di diverse intese politiche su una serie di temi regionali e multilaterali, e manda un «forte segnale» contro misure protezioniste a favore di un commercio libero ed equo: “L’accordo mette equità e valori al centro. Non c’è protezione nel protezionismo e non c’è unità dove c’è l’unilateralismo” afferma il presidente della Commissione Ue.
 
Grandi novità per il settore agroalimentare infatti, grazie all’accordo stipulato, il Giappone eliminerà il 94% dei dazi sulle importazioni provenienti dall’UE, incluso l’80% di tutti i prodotti ittici e agricoli che permetteranno così prezzi più economici per beni come il vino, la carne di maiale e i formaggi.
 
L’Unione Europea, invece, cancellerà le imposte sul 99 per cento delle merci giapponesi e, per il settore agroalimentare, l’intesa permetterà all’85 per cento dei prodotti agroalimentari europei di entrare nel continente asiatico senza dazi doganali.
 
Il Giappone riconoscerà più di 200 indicazioni geografiche come il tiroler speck o la vodka polacca, i quali godranno delle stesse azioni protettive attuate in Europa. Manca all’appello il commercio del riso, al momento escluso dall’accordo.
 
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