Latte: Centinaio, presto in Sardegna. Occorre esportare il più possibile

“Nei prossimi giorni sarò in Sardegna a parlare con gli agricoltori. Come Governo stiamo ripensando a tutta la questione dei consorzi per quanto riguarda il latte di pecora”. Sono queste le parole del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, a margine di una iniziativa dedicata al vino Buttafuoco Storico a Milano commenta la situazione critica del comparto del latte ovino in Sardegna.

“Abbiamo messo sul tavolo del Consorzio la proposta di cercare di esportare il più possibile questa tipologia di latte, molto apprezzata in Asia, tanto che in Cina esiste un progetto con una versione in polvere che viene dalle pecore. Stiamo cercando di dare agli agricoltori alternative che non siamo solo quelle tradizionali”.
 

Cosa sta succedendo in Sardegna

I pastori sardi da diversi giorni stanno protestando per il prezzo troppo basso a cui viene acquistato loro il latte ovino e caprino. Al momento 1 litro di latte viene pagato 60 centesimi e si vuole alzare il prezzo ad 1 euro, considerato che le spese di produzione sono di 80 centesimi.
Dopo le manifestazioni della scorsa settimana in cui i pastori sardi hanno protestato bloccando le strade, gettando a terra il latte prodotto e assalendo i tir provenienti dalla penisola, i media hanno iniziato ad interessarti del caso. La questione ha avuto visibilità nazionale anche grazie al coinvolgimento dei giocatori della squadra del Cagliari che sono scesi in campo con una maglietta ad hoc per dimostrare la loro vicinanza al tema.

I pastori hanno lanciato un ultimatum alle istituzioni. Se non si troverà una soluzione in pochi giorni alla vertenza sul prezzo del latte, i manifestanti bloccheranno i seggi in tutta la Sardegna per le elezioni regionali di domenica 24 febbraio.

Per martedì i commercianti di Nuoro hanno annunciato la chiusura di tutti i negozi per mezza giornata. La protesta ora si rivolge alle importazioni dall’estero.


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