Nuova manovra finanziaria: quali agevolazioni per la ristorazione?

Un Consiglio dei ministri durato oltre tre ore nel quale è stata approvata la legge di bilancio per il 2023 . Una legge dal valore di circa 35 miliardi. Questo è quanto avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 21 novembre. Prima dell’analisi del provvedimento, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e quello del Lavoro, Marina Elvira Calderone si sono riuniti nella giornata di ieri in un vertice alla Camera. Con la manovra finanziaria sono in arrivo molte novità, dalla spesa, all’energia, ai beni alimentari, fino al lavoro e le bollette.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà una conferenza stampa a palazzo Chigi, oggi 22 novembre alle 10, per spiegare il contenuto della manovra.

“Illustrerò nello specifico tutti i provvedimenti di un’importante e coraggiosa manovra economica a sostegno dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà. L’Italia torna a correre”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Telegram, elencando le misure che puntano a «favorire la crescita e aiutare famiglie e imprese».

Manovra finanziaria

Pane, pasta, latte: salta il taglio all’Iva, ma viene introdotta la Carta Risparmio Spesa

Il tanto acclamato azzeramento all’Iva sui beni di prima necessità non è compreso nella nuova manovra finanziaria proposta dalla Premier. Pane, pasta e latte non saranno protagonisti di alcun taglio e per le famiglie i prezzi non subiranno variazioni. Anzi, continueranno a seguire l’andamento del mercato. Stando alla bozza della manovra, dal governo sono invece previste “misure di supporto”. Queste “misure” saranno distribuite dai comuni alle famiglie che, secondo il reddito, ne avranno necessità. 

Un fondo di 500 milioni di euro verrà istituito e destinato alla “Carta Risparmio Spesa” per, infatti, redditi bassi. La Carta servirà per l’acquisto di beni di prima necessità. Un “buono spesa” da utilizzare nei punti vendita che aderiranno all’iniziativa, con un’ulteriore proposta di sconto su alcuni prodotti alimentari.

La manovra finanziaria contro il caro energia: le novità per la ristorazione 

Le risorse previste contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023 permetteranno di incrementare gli aiuti a famiglie e imprese. Si parla di oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, gli oneri impropri delle bollette saranno cancellati. Inoltre, è rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Il credito salirà dal 30% al 35% per bar, ristoranti ed esercizi commerciali.  mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.

È inoltre previsto un aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche fino al 31 luglio 2023. Dall’attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue.

manovra finanziaria ristorazione

Aumentano il bonus bollette per “i più fragili” e le agevolazioni per i lavoratori

Con la manovra “per le famiglie più fragili” si “conferma e rafforza il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro”. Lo comunica il Mef dopo il Consiglio dei Ministri che ha approvato e dato il via libera alla legge di Bilancio.

Così, dalla bozza di questa manovra, si annuncia la previsione di un “mix di aiuti” per coprire i primi tre mesi del 2023. Confermati bonus sociale e crediti di imposta, con aliquote più convenienti per le piccole attività e le imprese.

“Il beneficio del taglio del cuneo fiscale previsto in manovra andrà interamente ai lavoratori, con un taglio fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi. Previsto poi l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo – spiega il Mef – è tutta a beneficio dei lavoratori.”


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