Ristoranti in crisi: se ne inizia a parlare anche in tv a ControCorrente

Le materie prime sempre più introvabili e i costi di gestione alle stelle stanno mettendo a dura prova i ristoranti di tutt'Italia

Sempre maggiore il numero di ristoranti in crisi

Il periodo di difficoltà che coinvolge il settore della ristorazione non accenna a fermarsi. Prima lo stop imposto dal governo per contenere i contagi da Coronavirus nel 2020, poi il green pass con le relative restrizioni nel 2021. E ancora, nel 2022, la difficoltà a reperire personale e, contestualmente, i costi di gestione e delle materie prime alle stelle. Sono sempre di più i ristoranti in crisi che non sanno come far fronte agli aumenti e alle altre difficoltà.

Dopo tanto silenzio, finalmente se ne inizia a parlare su larga scala. Nella puntata in onda domenica 3 luglio di ControCorrente, il talk show di Rete4, è stato intervistato Fabrizio Ferretti, gestore di una birreria a Napoli.
“Sono molto contento di come c’è stato il ritorno post-pandemia però purtroppo ci sono molti problemi” sono le prime parole dell’imprenditore. “Non riuscite a lavorare come prima?” chiede quindi la giornalista. “Non riusciamo a lavorare più come prima”, conferma l’uomo. Nell’intervista, Ferretti racconta come a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina ora, non riesce a trovare ciò che gli serve per portare avanti la sua attività.
“L’esempio su tutti è quello della Caesar Salad che è un’insalata in cui mettiamo la salsa Caesar. Abbiamo l’ultimo cartone a disposizione, il fornitore ci ha detto che dobbiamo risentirci perché non sa quando può rifornircene altro. Abbiamo problemi anche con la mostarda, con la salsa Barbecue; per noi diventa molto complicato”. In menù, il locale propone anche un panino vegano il cui burger pare introvabile. “Abbiamo difficoltà a reperirlo. In questo momento lo troviamo solo da un fornitore, con difficoltà, e quando lo troviamo, il prezzo è aumentato sensibilmente del 30%”.

Altro problema è quello che riguarda il packaging dei prodotti. “Ogni settimana abbiamo difficoltà perché una settimana non c’è, ad esempio, la confezione per le patatine, la settimana dopo non c’è quella per i panini o le insalate”.

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Quali sono i problemi dei ristoratori?

Mancano le materie prime, la logistica è sempre più complessa… Ed è solo l’inizio! C’è grossa difficoltà a reperire cibo e ingredienti. “Ci hanno appena consegnato 10 casse di uno dei gin con cui lavoriamo di più. Per almeno due mesi non sarà più disponibile. Questo succede molto anche con i Bourbon. Altre grosse problematiche le abbiamo con la birra: noi lavoriamo principalmente con birrifici artigianali italiani; oggi abbiamo difficoltà a dare la stessa offerta che avevamo prima”. Da 20/30 birrifici che rifornivano il locale, oggi solo 7/8 sono in grado di vendere i propri prodotti.

Qual è la soluzione?

Stando alle dichiarazioni di Ferretti, se la situazione dovesse essere temporanea, è possibile mantenere i listini con i prezzi in vigore in precedenza. Viceversa, se i problemi dovessero protrarsi a lungo, l’unica soluzione percorribile è quella di ritoccare i prezzi dei menù al rialzo per sopravvivere.

Qui è possibile vedere l’intera intervista a Fabrizio Ferretti


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