I vini buoni, nitidi, puliti della cantina Colesel che incantano il palato

Luca Gardini

Rimanere un punto di riferimento mondiale, anzi, segnare alcune punte evidenti di crescita, come ad esempio il boom nel mercato giapponese (+224% nell’e-commerce, dati Il Sole 24 ore) anche in una congiuntura che chiamare difficile è ovviamente eufemistico come quella del 2020 è, oltre che un chiaro sintomo di quanto si sia lavorato con lungimiranza sulla brand awareness e sul posizionamento in periodi non sospetti, anche di quanto le spalle di quella sorta di corazzata chiamata Prosecco siano larghe.

Chiaro, come è ovvio che sia, che nelle more del raggiungimento di un successo planetario indiscutibile, capace di sbriciolare un record dopo l’altro, confermandosi alfiere nazionale di vendita all’estero, non sono pochi i fraintendimenti che gravano tuttora sul mondo delle Colline di Valdobbiadene recente Patrimonio Unesco.

Un brand peraltro dall’appeal sopraffino da sempre capace, a parte di evocare magicamente il lifestyle italiano in ambito di (parolina magica) “aperitivo”, di affiancare – in una produzione complessiva, non dimentichiamo, che nelle tre denominazioni di origine Prosecco DOC, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOCG e Asolo Prosecco DOCG, due regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia) e nove province, ora supera la mostruosa cifra di 600 milioni di bottiglie – produzioni industriali di grandissima riconoscibilità e forte impatto, anche a livello di marketing, a raffinate interpretazioni artigianali, in grado di ampliare lo spettro di lettura della tipologia

In realtà le vendite complessive del 2020 all’estero per il Prosecco hanno segnato un incremento di poco superiore al 4,5 %, con volumi correttamente redistribuiti tra i mercati e tra i canali di vendita, con un bell’equilibrio (con i consumi interni che sono tornati ad assorbire il 58% dei volumi mentre la grande distribuzione ha visto crescere le vendite del 16,8%) registrando (ovviamente) l’esplosione dell’e-commerce, cresciuto del 325%.

La cantina Colesel, sinonimo di storia e qualità

In questo scenario di grande floridezza, la cantina Colesel, che famiglia Bortolin conduce – con intendimenti di nitidezza ma anche una radice di artigianato molto marcata – con successo da ormai cinque generazioni, si configura come una di quelle realtà capaci di abbinare ad ottima qualità media numeri di tutto rispetto.
Siamo nella ‘magica’ frazione di Santo Stefano. Da sempre una delle frazioni capaci di regalare alcune fra le etichette più emozionanti del panorama, con piccola incursione nella altrettanto celebre zona di Cartizze. Un totale di 16 parcelle curate amorevolmente negli anni anche grazie ad una propizia selezione clonale, grande (e storico) segreto per estrarre il meglio dalle varietà autoctone. Unita ad un ‘lavoro sul campo’ che si tramanda di padre in figlio, e che costituisce in sé il vero patrimonio aziendale.

Una bella idea di cru, inteso in senso classico. Quindi singolo vigneto o porzione dello stesso, rendimenti tenuti volutamente contenuti con bel lavoro sulle forme di allevamento e in pianta. In cantina convinzioni altrettanto marcate, con bella predilezione (ed eccellenti risultati) su Brut od Extra brut, in generale con zuccheri residui molto bassi.

Ne escono una nutrita batteria di etichette dalle peculiarità marcate, decisamente di elevata qualità media, con svariate punte di eccellenza. Vini nitidi, puliti. Di quelli che rimangono impressi nella memoria. Buoni sia da soli che in abbinamento al cibo, anche a tutto pasto, per un tripudio gustativo all’insegna del patrimonio UNESCO.

Colesel

La (piccola) selezione di eccellenze di Colesel del nostro sommelier

 
Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Extra Brut Tridik Quota 430
Un Prosecco di grande peculiarità, dalla ‘magica’ zona di Santo Stefano, naso di mela verde e pera Abate, con tocchi agrumati e di timo fresco. Bocca tesa, salmastro-sapida, bella croccantezza e di beva e ritorno fruttato-officinale.

Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Dry
Degno figlio di una zona d’elezione, un Prosecco elegante, dalla bollicina setosa e non troppo invadente, dalla persistenza marcata ma anche vellutata. Susina gialla, cedro, bocca tesa, di lunghezza e salmastra.

Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Extra Dry Fontana Vecia
Altro eccellente Prosecco che evidenzia caratteristiche di grande raffinatezza. Bergamotto e kiwi al naso, con tocchi di maggiorana fresca e iodatura finale. Bocca con bella bollicina persistente, iodatura, ritorno della frutta fresca e lunga persistenza agrumata.


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