Guida al Vermouth: un’eleganza secolare

Il Vermouth è un vino aromatizzato che affonda le sue radici nel XVIII secolo. Nato in Italia, più precisamente a Torino nel 1786, grazie all’intuizione di Antonio Benedetto Carpano, questo liquore nacque dalla combinazione di vino bianco con erbe, spezie e zucchero. Il nome deriva dalla parola tedesca Wermut, che significa assenzio, una delle erbe tradizionalmente usate nella ricetta. Inizialmente considerato un tonico medicinale, divenne presto una bevanda di moda nelle corti europee, grazie alla sua raffinata complessità aromatica.

Francia e Italia sono da sempre i principali produttori di Vermouth, sviluppando stili distinti: i francesi prediligono versioni più secche e floreali, mentre gli italiani puntano su sapori più dolci, intensi e speziati.

Tipologie di Vermouth: dal secco al dolce

Il Vermouth si suddivide principalmente in tre categorie: Dry (secco), Rosso (rosso o dolce) e Bianco. Il Dry Vermouth, di origine francese, ha un gusto asciutto, amaro e leggermente erbaceo, ed è un ingrediente essenziale nel celebre cocktail Martini. Il Vermouth Rosso, originario dell’Italia, ha un colore scuro e un sapore più dolce e speziato, spesso usato in cocktail classici come il Negroni e l’Americano. Il Bianco è una via di mezzo, dolce ma meno intenso del rosso, con note floreali e vanigliate.

Negli ultimi anni si sono diffuse anche varianti più moderne, come il rosato e versioni aromatizzate con agrumi, erbe alpine o botaniche esotiche. Questa versatilità ha contribuito alla sua rinascita nel mondo della mixology contemporanea.

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Manhattan cocktail vermouthCome si usa il Vermouth: tra cocktail e degustazione

Il Vermouth è un ingrediente chiave in numerosi cocktail internazionali, ma può anche essere gustato da solo. I bartender lo apprezzano per la sua capacità di bilanciare l’alcol con l’aromaticità. Classici come il Manhattan, il Negroni, il Martini e il Boulevardier non sarebbero gli stessi senza una precisa dose di prodotto.

Ma non solo cocktail: il Vermouth è eccellente anche servito “on the rocks” con una scorza di limone o d’arancia, oppure come aperitivo leggero, magari con un’acciuga o un’oliva. In cucina, viene talvolta utilizzato per sfumare carni o insaporire risotti, regalando una nota aromatica unica.

Una tradizione in continua evoluzione

Negli ultimi anni, questo prodotto sta vivendo una nuova primavera. Piccole distillerie artigianali stanno riscoprendo antiche ricette o creando blend innovativi, spesso utilizzando ingredienti locali e tecniche naturali. Anche il concetto di “Vermouth da meditazione”, da gustare come un vino da dessert, si sta affermando.

La sua versatilità, unita alla crescente attenzione per prodotti di qualità e a basso contenuto alcolico, rende il Vermouth una bevanda moderna pur mantenendo un’anima storica. Che sia in un cocktail sofisticato o sorseggiato lentamente al tramonto, il Vermouth continua a conquistare intenditori e neofiti.


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