Barley Wine, alla scoperta del vino d’orzo

Francesco Selicato

Francesco Selicato

Il Barley Wine, chiamato anche “vino d’orzo”, è una particolare birra da meditazione scura, invernale, molto alcolica, con un gusto che ricorda in qualche modo quello del vino.

E proprio come il vino, il Barley Wine diventa più buono via via che invecchia (anche perché le birre non hanno una data di scadenza, lo sapevi?).

Se sei quindi un amante sia del vino che della birra, allora amerai il Barley Wine.

E in questo articolo voglio presentartelo in tutto il suo gusto. Vediamo insieme come nasce, quali sono le caratteristiche che lo contraddistinguono, come degustarlo e come abbinarlo a cibi e pietanze.

La storia 

Nonostante il nome “vino d’orzo” sia stato utilizzato per indicare la birra sin dall’antichità, è solo in epoca più moderna che questa definizione ha iniziato a designare esclusivamente il Barley Wine.

Ma come nasce questa birra? Per scoprirlo dobbiamo fare qualche passo indietro nel passato, fino all’Inghilterra del 1700, quando la vendita dei vini francesi come il Borgogna e il Bordeaux erano al massimo del loro successo.

Per competere con il mercato del vino, nei birrifici annessi alle grandi case aristocratiche nasce il Barley Wine, una birra che prevedeva un processo di lavorazione molto simile a quello del vino e che veniva lasciata invecchiare almeno un anno nelle botti di legno, dove gli aromi e i sapori si sprigionano.

La prima birra che ha preso proprio il nome di Barley Wine è stata la Bass № 1, una birra nata intorno al 1870 e che aveva l’iconica etichetta ornata da un singolo diamante rosso.

Da allora  si è trasformato in una birra con caratteristiche proprie, sia di produzione sia organolettiche, e i birrifici che producono questa tipologia di birra sono aumentati a dismisura in tutto il mondo.

 

barley wine

Le caratteristiche

Il Barley Wine è caratterizzato da:

  • Un’esplosione di gusti guidati dal malto;
  • Una colorazione piuttosto scura che va dal dorato al bruno, con frequenti riflessi color rubino;
  • Profumi intensi fruttati, maltati, luppolati o tostati con aroma di pane, tofee, caramello e melassa;
  • Un corpo ricco;
  • Una schiuma quasi assente.

Le Barley Wine più invecchiate hanno aromi che si avvicinano molto più ai vini liquorosi, come il Porto e lo Sherry.

Come degustare una birra Barley Wine

Come tutte le birre da meditazione, anche le Barley Wine sono perfette per essere degustate durante il dopocena, magari sul divano davanti al caminetto acceso.
E qual è il miglior bicchiere da birra per servirla? Senza dubbio, per esaltare al massimo le sue proprietà organolettiche sono perfetti i classici ballon ma anche i calici da vino o da brandy, a una temperatura di cantina, di circa 10-15°C.

I migliori abbinamenti 

Per esaltare il suo sapore intenso, questa birra è perfetta per essere degustata senza abbinamenti. Ma se proprio hai voglia di accompagnarla a del cibo, allora ti consiglio di abbinarla a della carne rossa, a dei formaggi stagionati, a dei biscotti secchi e a dei dolci, soprattutto quelli al cioccolato e al caffè.

Conclusioni

Se hai voglia di passare una serata in pieno relax, sia da solo che in compagnia, allora una birra da meditazione è senza dubbio quello che fa per te.
Tra le birre da meditazione, la Barley Wine è sicuramente una delle migliori, con il suo gusto deciso, vigoroso e intenso. E se vuoi dare un tocco di classe alla tua serata, allora – se fumi – puoi accompagnarla anche con un sigaro di qualità che saprà esaltarne i profumi e gli aromi.
Adesso conosci tutte le caratteristiche di questa particolare birra. Spero che sarà davvero di tuo gradimento. Non mi resta quindi che alzare il bicchiere e fare un brindisi con te!

Alla nostra!
E mi raccomando: bevi sempre consapevolmente!


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