Dpcm: anticipato a lunedì 12 ottobre. Ecco le indiscrezioni

Il Governo è al lavoro per emanare il nuovo Dpcm sulle misure anti Covid. Infatti, sabato 10 ottobre 2020 si è tenuta una riunione dei capi delegazione con il premier Giuseppe Conte. Il tema centrale della riunione sono state le nuove norme anti contagio.
 
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Il Ministro Roberto Speranza sul Dpcm

Domenica 11 ottobre 2020, si è tenuto un incontro del Comitato Tecnico Scientifico a cui era presente anche Roberto Speranza, Ministro della Salute.
Speranza ha poi confermato l’indiscrezione in tv, a ‘Che tempo che fa’ su Rai3. Dunque, il nuovo Dpcm potrebbe arrivare già stasera, lunedì 12 ottobre. Il Ministro ha affermato: “Siamo in un cambio di fase e bisogna stringere le maglie. Nel Dpcm ci sarà un cambio di marcia. Anche con misure su aree più a rischio. Proviamo a giocare di anticipo per alzare il livello di attenzione”.
 

L’iter del nuovo Dpcm

Le misure pensate dal Governo devono essere analizzate e validate dal Comitato Tecnico Scientifico. In un secondo momento, saranno portate sul tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
 
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Il nuovo Dpcm di lunedì 12 ottobre

Sono emerse queste indiscrezioni.
1) Ci sarà una riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni.
2) Si farà solo un solo tampone di controllo per uscire dall’isolamento fiduciario o dalla quarantena.
3) Ci sarà la possibilità di far fare i tamponi anche ai medici di base e ai pediatri. Soprattutto, nell’ottica di una riduzione delle file ai drive in.
4) Il potenziamento del ricorso allo smart working per i dipendenti pubblici. Con l’introduzione di una soglia del 70% negli uffici.
5) Le mascherine andranno portate ovunque. Anche per l’attività sportiva. Ma con alcune deroghe, come spiegato dalla circolare del Viminale.
6) Ulteriori limitazioni per gli eventi pubblici (stadi, cinema, teatri).
7) Limitazioni per gli eventi privati. Indiscrezioni, dicono max 30 invitati per matrimonio.
8) Stop agli sport di contatto (calcetto, basket, ecc)
9) Misure per bar e ristoranti.
 

Le misure per bar e ristoranti

Dalle 21, non sarà più possibile consumare in piedi fuori dai locali cibo e bevande. La chiusura sarà prevista per le 23 o le 24.
 
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Il punto del Governo

Il Ministro Speranza anticipa che il Governo “stringerà le maglie” su quella parte della vita che ritiene non essenziale delle persone. Il Governo farà in modo per evitare gli assembramenti. Agirà così sugli orari e aumenterà i controlli.
Si sta pensano anche a delle misure per gli sport dove non è possibile usare le mascherine e mantenere il distanziamento.
 

No lockdown. Forse lockdown mirati

Al momento, non è previsto un lockdown nazionale. Tra le ipotesi, ci sono dei lockdown mirati, se si dovessero verificare situazioni di emergenza. Il Ministro Speranza sottolinea però che “la chiave per provare a piegare la curva, è il comportamento delle persone”. E questo perchè, sottolinea Speranza “il 75% dei contagi sta venendo nelle relazioni familiari o nelle relazioni strette personali”.
 

Il punto di Giorgio Merletti, presidente Confartigianato

Come spiegato in un punto precedente, per tutelare i dipendenti pubblici, si ricorrerà allo smartworking. Si porterà al 70% i dipendenti pubblici che lavoreranno in questa modalità. La misura sta scatenando già forti polemiche.
 
Secondo un recente sondaggio, su 3 mila imprese aderenti alla Confartigianato, il 69% delle micro e piccole imprese lamenta grandi difficoltà per accedere ai servizi pubblici gestiti con lo smart working. Giorgio Merletti, presidente Confartigianato, al Sole 24Ore, sottolinea: “Le criticità denunciate dalle piccole imprese nella nostra rilevazione, dimostrano che la Pa deve riorganizzarsi per consentire ai dipendenti pubblici di svolgere i propri compiti in modo efficiente. Pur operando in smart working. Non è tollerabile che, oltre alle difficoltà della crisi, gli imprenditori debbano subire anche problemi di accesso ai servizi pubblici“.
 

Aumento dei controlli sui trasporti pubblici

Verranno aumentati i controlli sui trasporti pubblici. Il Corriere della Sera spiega che il governo potrebbe decidere così. Da un lato, allentare le disposizioni sulla capienza dei treni ad alta velocità. Andando oltre il limite di 50 per cento attualmente in vigore. E dall’altro potrebbe potenziare i controlli per far rispettare i limiti di capienza (all’80 per cento) su bus, metropolitane e treni regionali. Per poter mantenere la distanza tra i passeggeri.
 

Altre indiscrezioni

Circolano altre indiscrezioni. Sia riguardo alla mobilità sia riguardo al numero di persone che potranno entrare nei negozi o durante le attività sportive. Così anche riguardo agli assembramenti davanti ai luoghi pubblici. Come il divieto di sosta “in piedi” vicino a bar, ristoranti e locali.
Per conferme, però, dovremo aspettare le conferme ufficiali che sono in previsione il questo lunedì 12 ottobre 2020.
 
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