Settembre, è tempo di vendemmia!

Di Stella Nosella

Di Stella Nosella

La magia della vendemmia si ripete ogni settembre. Con questo mese, arriva il momento di raccogliere l’uva e di iniziare il delicato percorso di trasformazione che porta il vino nei nostri bicchieri. Ma quanto incide il tipo di raccolta sulla qualità finale del prodotto? Che siano bianchi, rossi, rosati o passiti, la domanda sorge spontanea.
 
vendemmia vino tavola
La vendemmia manuale è il metodo più antico. E ancor oggi è il più utilizzato per la produzione di vini pregiati. Un viticoltore può essere costretto alla vendemmia manuale. Spesso i vigneti sono situati su una forte pendenza. O gli impianti sono fatti in vecchio stile e non hanno un grande spazio tra i filari. In questa situazione, l’ingresso della vendemmiatrice meccanica è impossibile.
 
Ma cosa spinge un viticoltore a scegliere la raccolta a mano, quando potrebbe vendemmiare con meno dispendio di tempo e denaro grazie alle macchine? La vendemmia a mano è famosa per dare ottimi risultati. Vini ricchi di personalità, carattere ed ottimi all’invecchiamento. Infatti chi la sceglie ha senza dubbio a cuore la qualità a discapito della quantità e del risparmio.
 
vendemmia manuale
La viticoltura è un arte millenaria e come tale ha delle tendenze di lavorazione fortemente conservative. La raccolta manuale consente di mettere in campo criteri di selezione che sfuggono al controllo della vendemmiatrice automatica. La raccolta meccanica delle uve è vantaggiosa per tempo e costi. E questi si riscontrano nel prezzo finale della bottiglia. Ma la presenza di foglie, tralci e piccoli pezzi di corteccia alterano la purezza del gusto. Durante la vendemmia meccanica c’è una maggiore fuoriuscita di mosto dagli acini che si espone ad ossidazione. Dunque si ha una conseguente diminuzione del potenziale polifenolico. Inoltre, un ammostamento precoce, nelle estati più calde, può favorire la crescita spontanea di funghi che potrebbe causare al prodotto finale dei difetti organolettici.
 
La vendemmia manuale comporta bottiglie più costose, ma anche ad un prodotto più “pulito” in termini di contaminazioni nella raccolta. In alcuni casi la vendemmia manuale diventa anche scalare per raccogliere in diversi momenti i grappoli più maturi. La proposta di bottiglie da uve raccolte a mano è numericamente inferiore di quella da vitigni vendemmiati a macchina ed ha dei prezzi di acquisto diversi. È fondamentale conoscerne le differenze per essere consapevoli dei propri acquisti e delle proposte che offriamo nella nostra carta dei vini. Una scelta consapevole in merito alla carta dei vini da proporre ai clienti è sicuramente un passo in più verso l’eccellenza di un ristorante.
 
vendemmia manuale


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